Anno 3° numero 83 settembre 2004

 

 

 

Beato Tommaso: il paese si mobilita

di Guido Giovagnoli

Per una settimana (la prima di settembre) tutto il paese si mobilita in onore del patrono beato Tommaso. Celebrazioni religiose, spettacoli, escursioni, incontri: tutto nacque nel 1984 su iniziativa dei padri minori conventuali che allora guidavano la parrocchia e rimasero in paese sino al 1992. Tra questi 1'indimenticato padre Giuseppe Bellucci, originario di Costacciaro scomparso nell'aprile dell'anno passato, che con massimo impegno e dedizione curò e diede impulso a quella che oggi è una settimana fortemente radicata e coinvolgente. Anche quest'anno la parrocchia di San Marco Evangelista ha organizzato una lunga serie di eventi. Alcuni sono già in archivio: una gara di briscola, momenti religiosi, musicali e ludici ma soprattutto l'appuntamento del 1 ° settembre con il tema dell'emigrazione. Sono stati proiettati alcuni documentari sugli Umbri nel mondo in collaborazione con il Museo dell'Emigrazione di Gualdo Tadino. Sono intervenuti presso la sala‑museo‑laboratorio del Parco il presidente dell'associazione onlus Museo dell'Emigrazione Rolando Pinacoli e l'antropologo Matteo Chiocci. Dal pomeriggio inoltre è stata allestita una mostra di maioliche sul tema dell'emigrazione italiana all'estero. Il tutto fa capire come c'è ferma volontà nell'allestire un programma complessivo di ricorrenze che tenga conto degli aspetti più vari e sentiti non solo da Costacciaro ma dal popolo umbro. Sono passati 21 anni da quel volere dei padri minori conventuali di far durare le celebrazioni in onore del patrono per tutta una settimana. Una straordinaria iniziativa che unisce una comunità.