Numero 009 giovedì 17 settembre 2009

 

 

GIORNATE EUROPEE In calendario sabato 26 e domenica 27 settembre

Ricordando la figura di Miliani

L’Italia tesoro d'Europa: sabato 26 e domenica 27 settembre si celebrano le GEP, Giornate Europee del Patrimonio (sponsorizzate dall'Enel), ideate nel 1991 dal Consiglio d'Europa per potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra i Paesi europei. Per l'occasione saranno aperti al pubblico gratuitamente i luoghi della cultura che comprendono il patrimonio archeologico, artistico e storico, architettonico, archivistico e librario, cinematografico, teatrale e musicale. E in questo panorama torna a far bella mostra anche il Comune di Costacciaro che dedica le giornate europee 2009 alla figura­simbolo di Giambattista Miliani e alle prospettive future dei rapporti di buon vicinato e collaborazione tra le comunità contermini di Umbria e Marche, accomunate dal rilievo del Monte Cucco. Sabato 26 settembre, alle ore 9,30 nella sala San Marco ‑ Museo laboratorio del Parco del Monte Cucco si terrà la conferenza: "La grotta di Monte Cucco: uno spettacolo della natura interpretato da Giambattista Miliani ‑ Tra l'Umbria e le Marche che  un patrimonio naturalistico e culturale comune da proteggere e valorizzare". In questo contesto è stato coinvolto anche il Comune di Fabriano: saranno presenti infatti gli assessori alla cultura e al turi­smo del comune fabrianese Sidonia Ruggeri e Giovanni Bal­ducci oltre al sindaco Roberto Sorci senza dimenticare auto­rità e istituzioni delle due re­gioni. A fare gli onori di casa il sindaco Rosella Bellucci. Do­menica 27 settembre, ore 9.00 appuntamento all'Info­point grotta ‑ via Valentini (an­golo Corso Mazzini) ‑ per una escursione guidata gratuita nella Grotta di Monte Cucco (per l'escursione è gradita la prenotazione).

Guido Giovagnoli

 

Il vessillo delle Acli in grotta

Si è trattato d'un evento storico e unico nel suo genere, quello che, organizzato, dalle Acli della zona dell'Eugubino Gualdese e circolo Acli "Ora et Labora" di Fossato, ha portato a dispiegare la bandiera dell'associazione, nelle profondità del Monte Cucco. "Si è trattato di un'esperienza a dir poco emozionante ‑ è stato il pensiero unanime di chi si è cimentato in quest'esercizio ‑ in cui la natura ha sprigionato tutta quanta la sua immensa forza e in cui l'uomo s'è smarrito nella sua piccolezzà". All'evento, che ha portato a dispiegare la bandiera delle Acli nel cuore pulsante del Cucco, hanno, fra gli altri, partecipato, il presidente della zona, Giovanni Pascucci, e il presidente del circolo Acli di Gubbio, Giorgio Menichetti. Già il 12 luglio scorso, le incontaminate faggete della Val di Ranco, avevano ospitato la consueta FestAcli che, giunta alla sua 17esima edizione, ha avuto, come tema di quest'anno, don Primo Mazzolari, del quale ricorrevano i 50 anni dalla morte.

e, p.

 

MUSICA Un successo lo spettacolo del gruppo "Artica live project" ideato dal maestro Massimo Bartoletti

Quando gocce e note regalano emozioni: applausi nella chiesa di San Francesco

Venerdì 4 settembre, a partire dalle ore 21, nell'ambito dei festeggiamenti in onore del patrono di Costacciaro "beato Tommaso" (30 agosto ‑ 6 settembre 2009), la chiesa di San Fran­cesco ha ospitato lo spettacolo musicale dal titolo "Musica da vedere ‑ gocce e note" del gruppo Artica live project. La manifestazione, oltreché, naturalmente, in virtù della geniale ideazione del maestro Massimo Bartoletti, ha potuto essere realizzata, anche grazie all' iniziativa e sollecitazione del parroco di Costacciaro don Nando Dormi, mentre il montaggio delle immagini è stato curato dal costacciarolo Riccardo Conti. Il singolare spettacolo ha visto l'esibizione del maestro Massimo Bartoletti alla tromba, di Michele Chiasserini alle tastiere, Umberto Ugoberti alla fisarmonica, Marta Franceschini al violoncello, Roberto Stanco al sax e conchiglie e Cristina Mainero al didjeridoo. L'esibizione ha rappresentato, nella prima parte, un'originale riproposizione dell’atmosfera generata dallo straordinario evento del 9 agosto "Grotta in musica ‑ gocce e note", attraverso alcune immagini delle grotte stesse e del parco di Monte Cucco, accompagnate dalle musiche già eseguite in quell'irripetibile occasione. Nella seconda parte, invece, il maestro Massimo Bartoletti ha diretto ed eseguito, con pieno successo, insieme agli altri elementi del gruppo, colonne sonore di film famosi, suggestivamente corredate da immagini e locandine degli stessi film.

Euro Puletti

 

LA DEDICA

Il raccolto di Peppe

Peppe pochi mesi fa se ne è andato, dopo aver sofferto e lottato a lungo. Professore, politico di rango, uomo libero e integro. Lo conoscevo da una vita ai tempi dell'università e sono amica di sua moglie fin dall'adolescenza. Un amore forte, stupendo nella reciprocità dei sentimenti e nelle avversità e gioie del percorso. Famiglia solida basata su principi e contenuti formativi ed educativi liberi e allargati alla solidarietà e alla comprensione del mondo. Peppe figlio della terra, amava la sua terra, amava coltivarla personalmente e conoscerla in tutte le sue stagioni come fanno i contadini da secoli. Con il suo trattore, a ottobre, aveva arato e seminato il grano giù nel campo dove in mezzo c'è una casa non finita, allo stato grezzo, che dà anch'essa il senso del sacrificio e della volontà di costruire un luogo di tranquillità, di pace circondata a lato del bel roseto, voluto, lavorato da sua moglie. Peppe sapeva che non avrebbe visto il suo biondo grano pronto per la mietitura, consapevole di questo, a affidato a Dina e ai suoi figli il compito di trebbiare come un tempo, con gli amici e i parenti. Così è stato il 5 luglio, c'eravamo tutti davanti a quel grano dalle spighe dorate. Il pranzo della battitura, fatto di cose semplici e antiche, aveva riunito amici, parenti, figli in un'atmosfera di armonia e di serenità. Fatta di conversazioni e di ricordi a più lingue anche perché Peppe aveva il dono di saper comunicare, pur nella sua timidezza, con ogni persona semplice o colta, con la semplicità di chi non ha niente da dimostrare. Lui era lì per quell'amore che aveva per la natura e per quel senso vivo della collettività, dell'aggregazione e della condivisione. La moglie e i figli, pur nel loro dolore, non visibile, ma ancestrale, davano serenità. Una giornata fatta di convinzione di idee, di sentimenti e di pace. Tornando in macchina da sola ripensavo a quando giovani cantavamo insieme la Canzone di Piero di De André... "Dormi sepolto in un campo di grano..." dormi Peppe hai seminato e raccolto bene. Con affetto.

 Bernardina Mazzacrelli