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Costacciaro Botanici alla ricerca di specie rare
Studiosi di orchidee spontanee
Costacciaro - Nei
giorni scorsi un gruppo di sei fra botanici e botanofili, facenti parte
della costituente sezione umbra del Gruppo italiano
per la ricerca sulle
orchidee spontanee (Giros), guidati dall'autorevole esperto ternano Pino
Ratini e accolti da un socio locale, si è recato in visita
all'interessante museo-laboratorio del Parco di Monte Cucco a Costacciaro,
essenzialmente consacrato all'illustrazione, al funzionamento ed alla
possibilità di fare esperienza dei sistemi carsici profondi dell'Appennino
umbro-marchigiano. Un'esperienza che merita di essere raccontata per filo
e per segno. In tarda mattinata, lo stesso gruppo di naturalisti è stato,
quindi, accompagnato, dallo storico locale Guerriero Simonetti, a visitare
la splendida chiesa duecentesca di Santa Maria Assunta di Villa Scirca e,
immediatamente dopo, la comitiva di studiosi si è diretta verso le pendici
del Parco del Monte Cucco (dove, finora censite, vegetano,
complessivamente, ben 41 specie d'orchidee, ripartite in 17 generi). Più
precisamente, questi ricercatori d'orchidee sono ascesi al "Poggio de le
Salare" del "Monte Sassubaldo", situato a sud-est di Villa Scirca, dove,
fra l'altro, giacciono i misteriosi ruderi di "Castelvecchio": un'antica
fortificazione
d'origine medievale. Le specie d'orchidee spontanee
osservate, riconosciute e fotografate in giornata sono state,
complessivamente, quattro, cui aggiungere un raro ibrido naturale. Verso
sera, infine, spostatosi in località "Mosciano", nella campagna di Villa
Col dè Canali, il gruppo ha potuto localizzare tre piante non fiorite
d'orchidea del genere Ophrys, i cui esemplari potrebbero facilmente essere
ricondotti alla rarissima specie Ophrys speculum, la quale, in tutta
l'Umbria, non fiorisce che qui. Insomma un'esperienza che ha soddisfatto i
partecipanti.
Euro Puletti
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