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Ricordi sul passato del Monte Cucco e il possente
plantigrado
I tempi lontani in cui c'era l'orso bruno
Costacciaro - E'
stata recentemente accertata, dopo secoli di assenza, la ricomparsa di tre
individui di orso bruno (ursus arctos marsicanus) sulle montagne
del parco
nazionale dei Monti Sibillini. Da noi, invece, l'orso brunonon
ha ancora fatto ritorno, sebbene esso sia stato certamente presente, e per
centinaia e centinaia di anni, sulle nostre boscose montagne
umbro-marchigiane, come attestato, tra l'altro, anche dalla toponomastica
locale. Nell'alta valle del Torrente Vetorno del Purello di Fossato di
Vico esiste ancora, ad esempio, una Grotta dell'Orso. Uno degli ultimi
orsi bruni che sia forse vissuto nel Parco del Monte Cucco fu ucciso,
nell'anno 1308, sulle montagne comprese tra Fossato di Vico e Sigillo e,
probabilmente, proprio su quelle di Purello. A togliere la vita a tale
possente plantigrado, che arrivava ad una lunghezza di ben 2 metri e mezzo
circa, dimensione massima raggiungibile dalla specie, furono,
probabilmente, con archi e balestre, alcuni cacciatori perugini. Ciò lo si
apprende dall'opera di Alessandro Alfieri, Memorie storiche di Fossato di
Vico (Roma, 1900, p. 18). In essa, l'autore, dicendo di Fossato medioevale
che era "Appoggiato agli Appennini, allora tanto boscosi da ricoverare la
più grossa selvaggina", così riporta, nella nota numero 3, la citata
notizia: "Fu fatta una caccia nelle montagne di Fossato e Sigillo e ci fu
ammazzato un orso, e fu misurata la sua schiena e fu otto piedi longa".
Euro Puletti
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