Terni
deriva
dal termine "interamna", che significa "tra due fiumi", chiaro riferimento
alla
posizione dell'abitato alla confluenza del torrente Serra nel fiume Nera. La
valle in cui sorge Terni, un anfiteatro naturale circondato da colline
verdi, era già abitata in epoca primitiva e molti sono i resti che lo
testimoniano: capanne eneolitiche, sepolture protovillanoviane, necropoli a
partire dall'Età del Ferro fino al IV sec. a.C.. Non si sa con precisione
dove fosse situato l'abitato primitivo, tuttavia un'iscrizione romana
riporta che la città venne fondata nel 672 a.C.; inoltre gli abitanti della
valle sono citati nelle Tavole Eugubine come nemici degli Umbri: si trattava
infatti di popoli ancora più antichi, probabilmente preindoeuropei. Conquistata
dai Romani la città divenne Municipio, iscritto alla Tribù Crustumina,
attraversato dalla Via Flaminia nel tratto tra Narni e Spoleto. Terni si
convertì al Cristianesimo negli anni tra 200 e 300, ed il Vescovo Valentino
– patrono della città e degli
innamorati
- venne martirizzato nel 273: la Basilica a lui dedicata sarebbe stata
edificata sopra un primitivo cimitero cristiano. Con la fine dell'Impero
Romano e le invasioni barbariche la città subì gravi danni: venne distrutta
da Totila nel 546, da Narsete nel 554 e dai Longobardi nel 755. Nei secoli
seguenti Terni lottò a lungo contro Spoleto e per questo motivo accolse con
tutti gli onori Federico Barbarossa – distruttore di Spoleto – il quale però
trasformò la città, nel 1159, in feudo del Cardinale Monticelli (poi
divenuto antipapa col nome di Vittore IV); i ternani si ribellarono e la
città venne distrutta nel 1174. La
città si riprese, appoggiandosi alternativamente all'Impero o al Papato, e
fu
terreno di scontro tra Guelfi e Ghibellini.Nel '300 fu feudo degli Orsini e
lottò a lungo contro Narni; nel'400 fu al potere una Magistratura di 24
nobili e 24 popolani; negli anni seguenti venne dominata successivamente da
Ladislao di Napoli, Braccio Fortebraccio, gli Sforza, e lo Stato Pontificio.Da
ricordare la terribile notte del 25 agosto 1564, quando la fazione dei
Banderesi, borghesi, uccise molti nobili: per questa ragione la città subì
una violenta repressione da parte del Legato Pontificio. Nel 1860 Terni
entrò a far parte del Regno d'Italia, e alla fine del secolo iniziò la
massiccia industrializzazione della città: in un primo tempo fu fondata la
grande "Fabbrica d'Armi", quindi gli stabilimenti siderurgici per gli acciai
speciali e quelli per il carburo di calcio; molti altri insediamenti
industriali seguirono, grazie naturalmente allo straordinario patrimonio
idrico della zona. Durante la Seconda Guerra Mondiale la città, proprio a
causa delle sue industrie, subì violenti bombardamenti che devastarono gran
parte dell'insediamento urbano, per cui l'aspetto di Terni è prevalentemente
moderno; tuttavia restano interessanti testimonianze del passato che
meritano sicuramente di essere visitate e che rendono Terni città a misura
d'uomo. |