Cagli
e' citta'
ricca di storia come dimostra il suo nome antico: "Cale", di
origine
preromana. vari ritrovamenti archeologici hanno dimostrato la presenza nel
suo territorio degli umbri, degli etruschi e quindi dei Galli Senoni, prima
che i romani, con la battaglia di Sentino, (295 a. C.); lo conquistassero
definitivamente. Gli itinerari romani indicano un "Cale Vicus" ed una "Mutatio
ad Cale" segno di uno sviluppo abitativo e commerciale avvenuto lungo la via
consiliare Flaminia fin dalla costruzione di questa importante arteria
viaria. Gia' nel IV secolo Cagli era sede episcopale con Greciano che
partecipo' al Concilio di Rimini (359). Caduto l'impero romano il "vicus"
dovette subire le incursioni dei Goti e quindi dei Longobardi. Punto
strategico nel corridoio bizantino, il territorio cagliese fu per anni
conteso ai Bizantini
dagli
stessi Longobardi. I cagliesi, intano, rifugiatisi sullo scosceso
colle
che domina la Flaminia, chiamato "Bandirola", vi fondarono la citta'
medievale circondata da solide mura. Sul finire del XII secolo si ergeva a
Comune grazie al patto stipulato tra il Vescovo Alloderio, il Priore
Canonici, l'Abate del Monastero di S. Geronzio e i nobili cittadini. Il
Comune fu retto al principio dai Consoli e fin dai primi decenni del XII
secolo dai Podesta'. Le lotte tra i guelfi e i ghibellini non risparmiarono
la citta' di Cagli e nel 1287, nel corso di un accesissimo scontro armato
tra le due fazioni, un incendio la semidistrusse. Due anni dopo, nel 1289,
sotto l'egida di Papa Nicolo' IV, venne traslata e riedificata, a pianta
classica, nel piano sottostante, ove attualmente si trova. Dopo alterne
vicende, nel 1376 circa, Cagli si diede alla Signoria dei Montefeltro ai
quali succederanno, nel corso del XVI secolo, i Della Rovere, sotto i quali
si mantenne fino al 1631 quando, con l'estinzione della prestigiosa
famiglia, entro' a far parte dello Stato della Chiesa e vi rimarra' fino
all'unita' d'Italia (1860). |