Anno IV° numero 133 dicembre 2005

 

 

COSTACCIARO INIZIATIVE  LA PRO LOCO DA' APPUNTAMENTO ALLE PROSSIME FESTIVITA'

SI ACCENDONO LE LUCI, SI ACCENDE IL NATALE

di Guido Giovagnoli

Anche per le prossime festività natalizie l'associazione pro loco ha messo in programma una serie di iniziative: sotto la guida del presidente Gaetano Cianfichi e col prezioso intervento degli elettricisti, fratelli Anelli, 1'8 dicembre si è espletata l'accensione delle luminarie lungo corso Mazzini che arricchiranno il bel centro storico di Costacciaro. Si attende inoltre pochi giorni prima del 25 dicembre la graditissima visita di Babbo Natale in persona che vuole incontrare i bambini di Costacciaro. Si proseguirà con una novità: nella notte del 24 dicembre è previsto un momento conviviale in piazza per lo scambio degli auguri, allietato da vin brulè per tutti, dopo la conclusione della messa nella chiesa di San Francesco. Il 26 dicembre, invece, in collaborazione con l'associazione sportiva si terrà il tradizionale Tombolone di Santo Stefano nella sala San Marco. Infine nel periodo natalizio si terrà uno spettacolo teatrale, sempre molto gradito e apprezzato. Niente ancora è stato definito per la notte di San Silvestro, che qualche ingegnosa sorpresa potrebbe riservare a quanti vorranno trascorrere le festività natalizie a Costacciaro. II programma della pro loco per questo periodo invernale, prevede inoltre una uscita a Roma intorno alla metà di gennaio, per la visione del nuovo spettacolo teatrale di Sabrina Ferilli in programma allo storico teatro Brancaccio.

GLI AUGURI DELL'AMMINISTRAZIONE

Il sindaco e la giunta attraverso Tutto Flaminia rivolgono i migliori auguri di buone feste a tutti i lettori e ai cittadini di Costacciaro, con un pensiero particolare alle persone colpite da malattia o che per qualche difficoltà non potranno condividere le prossime giornate di festa con i propri cari. L'augurio è che il 2006 possa riservare a tutti maggiore serenità e prosperità, con la consapevolezza che ogni giorno, ciascuno di noi può contribuire con un piccolo gesto a migliorare la qualità della vita nel nostro pianeta.

COSTACCIARO INSIEME A GUBBIO PER IL CUORE

È stato un successo con una sala San Marco gremita. Oltre cento persone hanno risposto all'invito degli organizzatori su un tema particolarmente delicato: come prevenire le malattie vascolari, principale causa di morte in Italia e nei paesi moderni. L’iniziativa dal titolo "Corretti stili di vita e prevenzione delle malattie cardiovascolari" è partita dall'associazione eugubina "Amici del Cuore" e dal Centro Socio‑Culturale di Costacciaro col patrocinio del comune: dopo il saluto dei presidenti Galli e Cerbella e l'intervento del sindaco Rosella Bellucci, ha parlato la dottoressa Mandorla, primario del reparto di cardiologia degli ospedali di Gubbio e Gualdo Tadino. Chiaro il messaggio: se vogliamo prevenire queste malattie iniziamo in primis a correggere i nostri comportamenti in fatto di alimentazione, attività sedentaria, fumo, peso, quindi affidiamoci ai medici ma nulla può la medicina se quegli aspetti non vengono tenuti sotto controllo. Tra gli altri hanno presenziato il dottor Monni e alcuni rappresentanti del personale paramedico del reparto di cardiologia del nosocomio eugubino.

LETTERE AL DIRETTORE

 
Angelino Lupini come buon samaritano

Umberto Rossi, detto "Il Gamboccio", possedeva, un tempo, la casa dove attualmente abita la vedova di Osvaldo Galli, in via degli Ortacci a Costacciaro. Umberto sopravviveva con le scarse rendite di coltivatore diretto, lavorando la grande proprietà terriera, detta "Podere de le Moniche", situata lungo il torrente Chiascio Grande, e distante quattro chilometri da Gubbio. Abitava in una capanna, ma avendo soltanto le due braccia del proprio figlio per aiutarlo nel lavoro dei campi, cadde presto in miseria e la banca popolare di Costacciaro gli sequestrò le uniche due vacche da lavoro. Era, tuttavia, per sua fortuna, amico e compare di Angelino Lupini, che si mosse a compassione nei suoi confronti, e lo convinse a recarsi presso questo terreno per costruirvi la casa. II fratello Ventura si offerse di fare il muratore. Angelino, allora, costruì, da solo, una "treggia"e trasportò tutta la pietra necessaria alla costruzione dall'alveo del vicino torrente Chiascio Grande fino al luogo scelto per l'edificazione della dimora. La moglie Concetta fece da sola la manovale, impastando tutta la calce e la malta cementizia necessarie alla muratura della pietra di Chiascio. Ebbero, inoltre, la buona idea di lasciare, allo stato brado, tanti polli e conigli che si riprodussero prodigiosamente, ed in grandissimo numero, data l'abbondanza di cibo, dovuta alla vicinanza del grande bosco e del podere confinante, che era di proprietà dell'ospedale di Gubbio e, quindi, veniva lasciato quasi incustodito, per la lontananza da questa città. Durante l'estate, Angelino portò anche il nipote Ruggero Peppino Lupini, che aveva, allora, quindici anni. Peppino lavorò talmente tanto la terra, specialmente nel corso dei quindici giorni della mietitura, che, ammalatosi di una forte forma di sciatalgia o lombalgia, rimase, per questo, come paralizzato per circa un mese, su di un rozzo pagliericcio. Per fortuna, tuttavia, venne la brava Concetta ad imboccarlo con un buon brodo caldo e, così, Peppino si guarì, senza mai nemmeno essere stato visitato dal dottore. Il bosco circostante si era, frattanto, popolato di conigli, pulcini e tanti altri animali domestici che garantivano, così, una grande quantità di cibo alla famiglia. In occasione delle festività dei Santi e dei morti del novembre 1932, si fece una grande festa per l'inaugurazione della nuova casa. Le due vacche da lavoro le ricomprò Angelino, a suo nome, e con un prestito in banca. II figlio maggiore, che, all'epoca, era un ragazzino di nome Neno, rimase sempre tanto affezionato alla famiglia Lupini, e si recava, di sovente, a trovare Angelino, anche quando questo, da vecchio, era andato a stare con i figli. Questa famiglia non ha mai dovuto pagare nulla alla famiglia Lupini, però debbo testimoniare che è rimasta sempre molto riconoscente ed affezionata.

Ruggero "Peppino"Lupini

 

ISTITUTO COMPRENSIVO DI SIGILLO SUGLI SCUDI

I quattro plessi della secondaria di I grado di Fossato di Vico, Sigillo, Costacciaro e Scheggia, oltre alla primaria di Fossato di Vico facenti parte dell'istituto comprensivo di Sigillo, sono risultati vincitori del concorso Centomontagne, a seguito della valutazione effettuata dalla giuria costituita da esperti della fondazione per la scuola della compagnia di San Paolo e della direzione generale dell'ufficio scolastico regionale (Miur) della regione Piemonte. Attività culturali e di intrattenimento costituiranno poi un momento di socializzazione e l'occasione per conoscere il territorio ospitante; infine, sempre a cura della fondazione, ciascun gruppo scolastico avrà l'opportunità sia di visitare le valli olimpiche, sia di assistere a una gara di hockey delle Paralimpiadi di Torino 2006. Per i nostri studenti appuntamento dal 12 al 15 marzo.