Anno 2° numero 41 agosto 2003

 

AGRICOLTURA BIOLOGICA / Le riflessioni di Stefano Facchini, responsabile della Confederazione Italiana Agricoltura

"Non dimentichiamo gli altri prodotti"

"Carni, formaggi e salumi sono da considerare la punta di sviluppo del territorio come lo sono stati in passato"

Walter Facchini

 

Dal convegno di luglio sull'agricoltura biologica abbiamo potuto constatare che all'interno dei Parchi e delle zone limitrofe la Provincia di Perugia ha delineato le proprie linee programmatiche sulla base di esperienze fatte sia nella valle del Nera sia nel parco del Subasio, dove da 3 aziende biologiche si è passati, in breve tempo, a circa 70/80. L'importante è che si riuniscano in un'unica associazione capace di gestire e programmare lo sviluppo agro commerciale di tali aziende, per raggiungere in maniera coordinata la grande distribuzione. Le associazioni di categoria in maniera forte e decisa hanno risposto all'invito della Provincia e la Cia tramite Stefano Facchini, ha affermato che è giusto portare avanti il discorso del biologico per lo sviluppo del nostro territorio ma bisogna pensare anche agli altri prodotti che data la conformità della nostra zona e la limitata produzione che si ottiene, sono da considerarsi prodotti tipici di origine controllata e va considerato un altro aspetto positivo dei nostri posti e cioè che non solo lenticchie, farro e legumi in genere fanno parte del ramo tipico di queste zone ma anche e soprattutto l'allevamento del bestiame ed i prodotti che ne derivano come carni, formaggi e salumi, sono da considerare la punta di sviluppo del territorio come lo erano in passato. Ed è per questo che chiedo fermamente che all'interno dell'Ente Parco oltre agli  ambientalisti, ai sindaci, ci sia la presenza

decisionale degli agricoltori ed anche dei cacciatori che devono salvaguardare l'equilibrio delle specie dannose per l'agricoltura. Sulla stessa linea ha parlato Natale Vergari della Coldiretti dicendo che il territorio appenninico che va da Scheggia fino ai monti Sibillini ha per caratteristiche territoriali una purezza che già si può definire biologica ed è più semplice applicarla alle aziende agrarie che sono già esistenti; è più difficile in pianura se un'azienda decide infatti di applicare il regime biologico ed il confinante no, il diserbante usato da uno andrà, grazie ai venti o alle piogge ad intaccare il prodotto coltivato a regime biologico. Quindi data la conformità della nostra Regione sarebbe bello che tutta l'Umbria applicasse il regime biologico, anche perché la tipicità dei nostri prodotti è conosciuta ed apprezzata in tutta Italia. Il presidente del Parco Bellucci ha ribadito come l'Ente è troppo bloccato dai tanti vincoli politici ed amministrativi che non consentono al Parco stesso di avere una propria autonomia ed una propria identità. Questa si ha, come ha detto Stefano Facchini, solo se tutte le componenti presenti nella nostra zona siano fatte partecipi delle iniziative volte a far conoscere i nostri posti, quindi non più una politica campanilistica di uno contro l'altro ma una politica costruttiva di tutti noi. Ha quindi concluso Katia Mariani che si adopererà presso la Provincia dato che le argomentazioni sono valide e critiche ma senz'altro costruttive.

La Mariani ha dedicato la mostra al papà Quinto, da poco scomparso e alla mamma Armida

Una "personale" di successo

Dopo il lusinghiero successo ottenuto il Natale scorso, nei locali della sede del parco del Monte Cucco, è tornata con una personale Maria Assunta Mariani nei locali del Vecchio Frantoio di Costacciaro. Ai materiali adottati per questo tipo di arte, quali legno, mattone, coppo, seta, l'artista ha aggiunto il vetro. La Mariani ha dedicato questa mostra ai genitori Quinto, recentemente scomparso e alla mamma Armida Anelli, che per primi gli hanno insegnato ad amare l'arte pittorica. I mezzi tecnici in cui sono eseguiti i disegni moderni sono più o meno complessi, secondo le esigenze degli artisti, che possono servirsi di un semplice contorno lineare, o aggiungere il chiaroscuro, i lumi con gesso o altre componenti o accennare al colore con l'uso del pastello, dell'acquarello, della tempera. Spesso sono queste tecniche che rendono un pittore diligente e formano piccoli codici che rappresentano il patrimonio inventivo dell'artista. L'insegnamento artistico, in tutte le sue diverse manifestazioni, è strettamente collegato con aspetti concreti del produrre opere d'arte, ed in modo preciso con i suoi fondamenti sociali, ma esso, come è ovvio, trae ispirazione e contenuti dagli ideali artistici, dalle teorie, dalle poetiche, dai modi in cui si tramandano e si diffondono principi e nozioni sull'arte nei diversi ambienti della civiltà. La pittrice Mariani è artista versatile con una spiccata tendenza all'icona bizantineggiante, dove riesce ad esprimersi al meglio, il Crocifisso dipinto e l'immagine della Madonna dominano la produzione e determinano, segnatamente nella sua bottega l'evoluzione di quest'arte.

G. Pel.

Incontri serali sulle "piante della salute"

L’Università degli Uomini Originari ed il Comune di Castacciaro, assieme all'Associazione Proloco e all'Associazione culturale "Radici" di Fossato di Vico, hanno sostento finanziariamente, patrocinato e promosso l'organizzazione di incontri serali sulle "piante della salute", che sviluppano il terna della raccolta, del riconoscimento e dell'uso delle piante in erboristeria e nella cultura popolare. Gli incontri, articolati in dieci appuntamenti serali, sono tenuti da relatori qualificati, il dottor in Scienze Forestali Antonio Moscetti, di Fossato di Vico, per la parte tecnico‑scientifica ed il dottor Euro Puletti, di Costacciaro, esperto dì botanica e di tradizioni popolari, per quella relativa all'etnobotanica. Mercoledi 20 agosto si chiuderà la serie degli incontri. Mentre alcuni sono già in archivio, vi ricordiamo le altre serate di agosto: lunedì 11, mercoledì 13, lunedì 18.