Numero 07 giovedì 22 aprile 2010

 

CULTURA Una giornata per sentirne i racconti e seguirne i segni nelle chiese del comprensorio

Sulle tracce dei Templari si passa per San Francesco

Simboli e colori ne testimoniano la presenza

I Templari a Costacciaro. Altro che fantasia. Ci sono sempre meno dubbi sull'antica presenza di tracce templari ritrovate a Costacciaro nei restauri della chiesa di San Francesco. Questo può trovare conferma dal fatto che Costacciaro è completamente inserito nei territori Templari. A dare alcune certezze è Gaetano Curzi, docente di Storia dell'arte medievale all'Università di Siena (sede di Arezzo), intervenuto nella giornata della cultura, tenutasi domenica. Costacciaro: Templari e... dintorni, il tema della giornata inserita nel calendario ufficiale della XII Settimana della Cultura promossa dal ministero per i Beni e le attività culturali. Secondo Curzi, infatti, le tracce ritrovate a San Francesco, pur non essendo segni univoci, sono molto confortanti. A confermale due piccole lastre con il giglio e fiordaliso doppio e il fiorone a 6 petali, oltre alla croce fatta con intersezione dei cerchi, segni simbolici dei Templari, il tutto coi colori bianco e rosso, i colori caratteristici della loro divisa. La giornata della cultura prevedeva la visita, oltre che alla chiesa di Costacciaro, a quelle di Santa Croce di Culiano, all'Abbazia di Sant'Emiliano in Congiuntoli, di San Paterniano e Rigo Petroso e San Bernardino di Pascelupo, tutte testimoni della sicura presenza dei Templari nel nostro territorio. Ma chi erano i Templari? Quello dei "Pauperes commilitones Christi templique Salomonis" (Poveri Compagni d'armi di Cristo e del Tempio di Salomone), meglio noti come Cavalieri Templari o semplicemente Templari, fu uno dei primi e più noti ordini religiosi‑cavallereschi cristiani e medievali. L'Ordine dei Templari, come ricorda Curzi, nasce a Gerusalemme, all'incirca nel biennio 1118‑1120, quando il re Baldovino II di Gerusalemme dette in consegna ai "poveri cavalieri di Cristo" alcuni locali del palazzo reale, situato in prossimità del Tempio di Salomone, dal quale l'Ordine prese il nome (cavalieri del Tempio: Templari). Fondano una comunità di monaci e guerrieri, nascono, infatti, come ordine monastico­militare e sono, quindi, figure anomale. Le tracce dei Templari sono sparse dappertutto. Quello che ritroviamo ovunque è la presenza di segni simbolici come gigli, fiordalisi, stelle, croci, scacchiere, e la dicotomia biancorosso, in rappresentanza dei colori della loro divisa, segni caratteristici che contraddistinguono quest'ordine e ne certificano la loro antica presenza. A Costacciaro quest'anno, proprio alle testimonianze di questo antico ordine è stata dedicata la giornata della cultura, giornata che si è conclusa con l'intervento di Euro Puletti, cultore di storia locale nonché ex assessore alla Cultura del Comune di Costacciaro, che si è soffermato sui personaggi locali che hanno avuto contatti diretti con i Templari e di Claudio Antonelli, anch'esso cultore di storia locale, che ha parlato di Pascelupo, borgo particolare poiché presenta un'altra densità di simboli legati all'ordine dei templari.

 

Roberto Panetta