29 maggio 2005: inaugurazione del Centro socio-culturale Onlus

             

 

        Sull’antica piazza del Mercato di Costacciaro (quella dei giardini pubblici, adesso piazza Garibaldi) s’affacciano, oggi, tre fra le più importanti istituzioni pubbliche del Comune: la Scuola media statale “Efrem Bartoletti”, il Centro di salute “Fascia Appenninica”, e, adesso, anche il Centro socio-culturale Onlus.

Tra Medioevo e Rinascimento, in quest’area sommitale del colle di Costacciaro si teneva il libero mercato pubblico (prima concesso e, poi, revocato, dai duchi d’Urbino). In tale zona sorgeva, inoltre, come oggi, la chiesa della Misericordia (o “de La Nera”), cui faceva riferimento la confraternita della Buona Morte, che dispensò, per secoli, assistenza e conforto agli ammalati, nonché sussidio ai poveri.

Nella parte più elevata del paese, vicino alla chiesa de La Nera, sorgevano, altresì, probabilmente sin da epoca antica, bellissime fonti coperte con lavatoi, presentanti tre archi sulla facciata, ed edificate in grandi conci di pietra arenaria. Le storiche fontane avevano anche due aperture laterali, con corridoio retrostante, e vasconi divisi in due da una parete divisoria. Sul prospetto, e precisamente sul pilastro centrale, vi era stata murata una fontanella, probabilmente riferibile all’acquedotto ottocentesco di Costacciaro.

Negli anni Sessanta del secolo scorso si demolirono le fonti per far posto alla scuola materna municipale. Il sindaco Fedele Galli realizzò, infatti, la scuola materna comunale sopra alcuni orti privati, eseguendo un progetto già approvato ed avviato dal suo predecessore Nicola Cherubini. Alla fine dell’anno 1968, il Comune richiese, al Provveditore agli Studi di Perugia, l’istituzione della scuola materna statale nel capoluogo. Tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, il Comune affidò, allora, in gestione la struttura a tre monache della congregazione delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore: madre Olimpia (superiora), e sorelle Dorotea ed Alessia.

Tali religiose diressero la scuola materna per circa un ventennio. Il Comune, frattanto, destinò un locale del pubblico edificio ad ambulatorio medico, affidandolo al dottor Ivo Puletti, medico-chirurgo condotto di Costacciaro dal 1955 al 1994.

Il dottor Puletti svolse lungamente, in loco, la propria pubblica funzione di ufficiale sanitario comunale.

Il 18 agosto 1987, la madre superiora generale delle Piccole Ancelle del Sacro Cuore comunicò, da Roma, al sindaco, professor Giuseppe Morelli (che riferì la notizia in consiglio comunale), la sua perentoria decisione di ritirare le monache residenti.

A partire dal 1999, dopo un periodo di pressoché totale abbandono della struttura, il nostro attuale sindaco, dottoressa Rosella Bellucci, al tempo assessore esterno alle politiche sociali, profuse, allora, ogni sua energia per la creazione, in loco, del centro di salute “Fascia Appenninica” e dell’odierno centro socio-culturale per anziani.

Nel novembre dell’anno 2002 si inaugurò, ufficialmente, il centro di salute “Fascia Appenninica”, mentre, il 24 marzo del 2004, si giunse alla costituzione ufficiale del centro socio-culturale Onlus, con sede al numero 19 di piazza Garibaldi.

Il nuovo “centro anziani”, che è stato inaugurato domenica 29 maggio, ha adottato, quale suo emblema, proprio quello delle fonti coperte, dove l’acqua viva, che sgorga, continuamente rinnovata, simboleggia la volontà forte di dispensare, ininterrottamente, questo essenziale servizio pubblico a tutta la cittadinanza.

La prima idea di creare un “centro anziani” a Costacciaro era, tuttavia, già balenata, dai primi anni Settanta, nella lucida mente di una vera costacciarola. Costei si chiamava Olga Gambucci, detta “Pajjòla” (cioè gemella), ed era la madre del signor Angelo Galli, segretario del sodalizio, che oggi, anche grazie al proprio personale impegno, può vedere concretamente realizzato il sogno di sua madre.

La struttura  è stata realizzata grazie al contributo di Confindustria e Sindacati confederali che, a seguito del sisma del 1997, destinarono talune risorse per la realizzazione di interventi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto.

Il Comune di Costacciaro ha così potuto realizzare il recupero del primo piano di una struttura che ben si presta ad iniziative di carattere sociale e culturale, e che già accoglie, al piano terra, i servizi del centro di salute.

Nel 2004 si è costituita l’associazione “Centro socio-culturale di Costacciaro Onlus” alla quale i locali sono stati affidati in gestione dal Comune per 5 anni, attraverso la stipula di un’apposita convenzione firmata dal presidente Anacleto Bellucci.

L’Associazione, di cui è, come detto, presidente il signor Anacleto Bellucci, vicepresidente Elio Castellani, segretario Angelo Galli, tesoriere Enrico Nappi, aderisce all’Ancescao (Associazione nazionale centri sociali, comitati anziani e orti) e conta oltre 250 tesserati, su una popolazione di 1300 abitanti, con circa il 34% di ultrasessantenni.

Al taglio del nastro sono stati presenti, oltre al sindaco, ad esponenti del consiglio del centro sociale, il presidente dell’Ancescao regionale e rappresentanti dell’associazione industriali e dei sindacati.

A seguire, è stata la volta d’un momento conviviale, offerto a tutta la cittadinanza dall’associazione centro socio – culturale Onlus di Costacciaro.

Fra i fini dichiarati del benefico sodalizio vi sono quelli di sovvenire alle necessità, materiali e morali delle persone anziane, venendo incontro ai loro più urgenti bisogni di socializzazione, e di favorire, inoltre, l’integrazione dei soggetti svantaggiati, anche non anziani, promuovendone, principalmente, la crescita culturale. La confacente sede dell’associazione, posta al vertice del colle di Costacciaro, gode d’una magnifica, dominante posizione panoramica, e soleggiata, e può anche usufruire d’una vasta area verde circostante.

Euro Puletti