Anno 3° numero 59 febbraio 2004

 

GROTTA / L'Università degli Uomini Originari

"No al progetto: ambiente a rischio"

L’Università degli Uomini Originari di Costacciaro proprietaria del massiccio del Monte Cucco, ha sospeso la concessione rilasciata alla comunità montana Alto Chiascio e al comune di Costacciaro, riguardante gli immobili relativi alla grotta e ai terreni limitrofi, pertanto la realizzazione del progetto di valorizzazione turistica della Grotta del Monte Cucco è attualmente inattuabile. La sospensione è stata attuata con delibera di giunta n° 21 del 13 ottobre 2003 e poi con delibera di consiglio n°23 del 2 dicembre 2003. L'Università degli Uomini Originari di Costacciaro è giunta a questa decisione a seguito della non ottemperanza da parte della comunità montana Alto Chiascio e del comune di Costacciaro della convenzione stipulata tra le parti il 29 settembre 2001. A seguito di queste inottemperanze sono sorte numerose problematiche a livello di sostenibilità ecologica, ambientale ed economica del progetto presentato dal comune di Costacciaro; visto che tra 30 anni l'Università Agraria dovrà riprendersi in carico la grotta con le infrastrutture realizzate, ritiene, dati economici e pareri scientifici alla mano, che questo progetto non gli garantisce la benché minima sostenibilità economica, e come affermato anche da diversi esperti del settore, compromette la dualità ecologica ed ambientale del Monte Cucco; pertanto l'Università Agraria non ritiene assolutamente proficuo per l'economia del territorio procedere con la realizzazione di questo progetto, che dati alla mano risulterebbe un fallimento e quindi un premeditato utilizzo di fondi pubblici "alquanto discutibile"; anche l'Università Agraria verrebbe danneggiata dalla realizzazione di questo progetto, infatti il capitale ambientale che metterebbe a disposizione, verrebbe inesorabilmente intaccato dalla realizzazione di questo assurdo progetto; pertanto è nell'interesse dell'Università degli Uomini Originari di Costacciaro tutelare il proprio capitale come da statuto. Comunque, visto l'interesse dell'Università degli Uomini Originari di Costacciaro per lo sviluppo socio‑economico del territorio, ha richiesto al presidente della giunta regionale e agli assessori ai parchi della Regione dell'Umbria e della Provincia di Perugia di indire un tavolo istituzionale in cui addivenire a una soluzione della vicenda, pena la revoca definitiva della concessione della grotta di Monte Cucco e del territorio limitrofo.

 

Igino Castellani ‑ vice presidente

Università degli Uomini Originari di Costacciaro

 

 

La replica dell'amministrazione nella giornata di presentazione dell'esecutivo

"Dalla Regione parere positivo"

"Tutto ok in sede di valutazione d'impatto ambientale e il Patto Territoriale ha approvato il finanziamento"

GUIDO GIOVAGNOLI

Erano presenti oltre 100 persone presso la Sala del Museo del Parco all'iniziativa del comune di Costacciaro di illustrazione del progetto esecutivo di valorizzazione della grotta di Monte Cucco. L'intervento di apertura è stato affidato al sindaco e presidente della comunità montana Alto Chiascio, Giuseppe Morelli, che ha ripercorso le tappe fondamentali del progetto. Il sindaco è intervenuto su alcune recenti comunicazioni dell'Università degli Uomini Originari: "Volutamente ignorano una serie di fatti fondamentali sul percorso sin qui realizzato: la Regione dell'Umbria ha dato parere positivo sul progetto in sede di valutazione d'impatto ambientale; il Patto Territoriale per l'Occupazione Appennino Centrale, a seguito della nuova istruttoria da parte delle banche, ha approvato, alla fine dello scorso dicembre, la concessione del finanziamento previsto. Dopo questi due importanti risultati, si sta lavorando per mettere a punto le procedure di appalto dei lavori, che dovranno concludersi, con la rendicontazione finale, entro il 31 dicembre 2005". Altro tema del discorso la convenzione... "Rispetto alla convenzione, con la quale l'assemblea generale dell'Università degli Uomini Originari di Costacciaro ha autorizzato la comunità montana Alto Chiascio e il comune di Costacciaro alla progettazione e realizzazione dei lavori, occorre ricordare che nello stesso accordo si conferisce all'ente comprensoriale piena disponibilità dei beni necessari per l'attuazione del progetto. La concessione ha una durata di trenta anni, dopo i quali l'Università tornerà a disporre pienamente della grotta e delle aree di pertinenza". Infine sulla sospensione della concessione di detti beni il segretario della comunità montana e il segretario del comune di Costacciaro hanno dato un parere congiunto, evidenziando che: "Il nostro ordinamento giuridico non prevede la facoltà di sospendere il legittimo esercizio di un diritto reale di godimento su beni immobili per iniziativa unilaterale del proprietario; il vincolo contrattuale ha forza di legge tra le parti e non è revocabile unilateralmente, se non nei casi previsti dalla legge ed a seguito di provvedimenti giudiziari; il vice presidente e gli altri organi dell'Università non hanno alcun potere relativo allo scioglimento della convenzione, al di fuori di quanto contemplato nella convenzione stessa". Non è mancato l'intervento del presidente dell'Università degli Uomini Originari che pur confermando l'impegno dell'ente nella realizzazione del progetto, ha sollevato alcune perplessità tecniche. Le conclusioni dell'incontro sono state affidate all'assessore regionale Di Bartolo, che ha invitato tutti, a non perdere di vista l'obiettivo finale che deve essere quello dello sviluppo delle condizioni di vita del territorio partendo proprio dal progetto di valorizzazione della grotta di Monte Cucco.