Numero 19 giovedì 4 novembre 2010

 

CRONACA Notte di paura a Costacciaro la scorsa settimana per un pensionato che vive solo in preda a una crisi respiratoria

INGOIA LA DENTIERA DURANTE IL SONNO

OPERAZIONE LO SALVA

Ha ingoiato la dentiera nel sonno e si è svegliato col respiro strozzato da quel corpo estraneo incastrato nella gola. E' vivo per miracolo un pensionato di 76 anni soccorso nella notte di mercoledì 27 ottobre a Costacciaro. Erano le 1,03 quando l'anziano che vive da solo e stava riposando tranquillamente nel suo letto, all'improvviso si è sentito mancare il respiro. Svegliatosi in uno stato di confusione totale, si è accorto immediatamente di aver ingerito la sua protesi dentale. Non un apparecchio di ultima generazione, ma uno di quelli metallici degli Anni Sessanta che gli aveva approntato il dottor Paolino Marianelli, compianto dentista di Sigillo. Il pensionato si allarma e chiama i suoi parenti più stretti. I due nipoti e la donna che lo assiste, anche loro di Costacciaro e che, svegliatisi di colpo nel cuore della notte, corrono immediatamente a prestargli soccorso. Una volta entrati nella sua abitazione si accorgono che Pietro respira a fatica, ma con un filo di voce riesce a parlare e a spiegare l'accaduto. Non sembra in pericolo di vita ma è comprensibilmente agitato e la situazione potrebbe aggravarsi. Invano vengono tentati i primi soccorsi dandogli pacche sulla schiena per far fuoriuscire la protesi. Poi chiamano la guardia medica di Scheggia, la soluzione più rapida, che consiglia di portarlo immediatamente al pronto soccorso di Branca. A quel punto i famigliari chiamano il pronto soccorso e decidono di comune accordo con il personale sanitario del 118 di non aspettare l'ambulanza (data la distanza), ma di recarsi con la propria auto al pronto soccorso. Arrivano a Branca alle 1.43 . Pietro viene messo sulla sedia a rotelle dagli infermieri e trasportato nel reparto di urgenza. Si pensa che finalmente sia arrivato il momento dell'estrazione dell'oggetto, ma la situazione è più complicata del previsto. Esce il medico e dalla prima prognosi risulta che la protesi dentaria è ferma nella trachea e ostruisce il passaggio dell'aria. E' necessaria l'operazione chirurgica, ma non a Branca, a Perugia. L'attesa non è finita; il paziente deve aspettare il radiologo che arriva dalla reperibilità, per dare la certezza di dove sia posizionato esattamente la vecchia dentiera. Quest'ultimo conferma l'occlusione, il pronto soccorso di Branca allerta l'ospedale di Perugia pronto per le cinque del mattino dopo il trasferimento con l'ambulanza di Branca nel reparto di chirurgia toracica. Sono necessari altri esami per capire se i valori del sangue sono regolari e che la dentiera non abbia lacerato alcune zone interne. Al suo arrivo a Perugia l'anziano viene operato in endoscopia di primo mattino. Poche ore più tardi ai familiari verrà mostrata la protesi dentale ingerita e letto il referto. In ogni caso i medici di Perugia decidono di tenere sotto osservazione l'uomo ancora per 2 o 3 giorni. Permane il rischio di lacerazioni. L'anziano è tenuto a stecchetto, il primo giorno non può neanche assumere liquidi. Per tutto il giorno di mercoledì sarà nutrito con le flebo. Il giorno successivo soltanto liquidi, semiliquidi e omogeneizzati. La stessa dieta che dovrà osservare per i cinque giorni successivi, trascorsi nuovamente all'ospedale di Branca, assistito da quei familiari e dalla donna che gli avevano prestato i primi soccorsi. Martedì 2 il pensionato è potuto finalmente ritornare a casa dopo un calvario lungo una settimana. In buona forma e con soltanto una voce leggermente più rauca, modificata dall'operazione. Con una consapevolezza però: Ti comprarsi subito una dentiera nuova, modernissima, e di andare al letto lasciandola sul comodino. Il pensionato è salvo, ma quel vizio di addormentarsi senza togliere la dentiera poteva costargli caro.

Roberto Panetta

 PREVENZIONE I consigli del dottor Andrea Donati, presidente della commissione odontoiatri dell'Ordine di Perugia

La regola base per un uso corretto

«Toglierla prima di andare a dormire»

La regola di base per le protesi mobili è semplice: la notte dovrebbero essere sempre rimosse e tenute in ambiente liquido. Tutto ciò per un duplice motivo: mantenere una buona igiene orale da un lato, conservare in maniera adeguata l'apparecchiatura dall'altro. Oltre ad evitare "incidenti" notturni, che seppur improbabili vista la qualità delle protesi di oggi, possono comunque accadere come dimostra quanto verificatosi a Costacciaro. A spiegarlo è il dottor Andrea Donati, presidente della commissione odontoiatri dell'ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Perugia: "Per le protesi mobili parziali o complete ‑ sottolinea il dottor Donati ‑ è fondamentale, con la collaborazione del paziente, ricordarsi di tenerla soltanto nelle ore diurne, rimuovendole la notte, per mantenere una migliore igiene della bocca. Devono inoltre essere tolte e accuratamente pulite dopo pasti, colazione, pranzo e cena, con spazzolino e dentifricio oppure con altro ausilio che garantisca comunque una buona pulizia". "Per quanto riguarda la conservazione delle protesi prosegue Donati ‑ è opportuno immergerle in ambiente liquido, ed è buona prassi anche l'utilizzo di compresse effervescenti e disinfettanti che si trovano in commercio. Ma episodi come quello accaduto a Costacciaro possono verificarsi spesso? "Non mi è mai capitato ‑ conclude ‑ anche perché le protesi di oggi sono concepite in maniera tale da non staccarsi. Al massimo possono scheggiarsi in conseguenza di un evento traumatico, senza comunque provocare problemi gravi al paziente. Di regola, però, non andrebbero tenute la notte".

D.B.

 TRASPORTI Appello dell'assessore provinciale Feligioni

Scheggia, Sigillo e Costacciaro

Tutte le corse per l'ospedale

 Dalla scorsa estate la fascia appenninica del­la Flaminia può contare su una nuova offerta di collegamenti pubblici diretti ai servizi sanitari di Branca. A ricordare l'esistenza del nuovo pacchetto di corse, a carattere sperimentale, della linea E022 Scheggia‑Gubbio, che completa l'offerta di trasporto per l'Ospedale di Branca al servizio degli abitanti di Scheggia, Sigillo e Costacciaro, è l'assessore ai trasporti della Provincia di Perugia Stefano Feligioni. A tal proposito Feligioni sollecita i sindaci locali ad adoperarsi per una più intensa e capillare informazione dei cittadini in merito a questi collegamenti, distribuiti in modo omogeneo nell'arco della giornata con tre nuove corse andata/ritorno per il nuovo nosocomio. In particolare, viene coperta la fascia oraria serale, con una nuova corsa in partenza da Scheggia alle ore 17.00, passaggi a bivio Costacciaro (17.10), a Sigillo (17.15), e all'Ospedale di Branca (17.35, ed una nuova corsa con passaggi all'Ospedale di Branca (19.30), Sigillo (19.50), bivio Costacciaro (19.55) ed arrivo a Scheggia alle ore 20.05". " Il ricorso al mezzo pubblico ‑ ricorda Feligioni ‑ garantisce economicità e comodità agli utenti, ma non sempre i cittadini ne sono consapevoli. Per questo ‑ aggiunge l'assessore ‑ è necessario che le amministrazioni pubbliche puntino su una adeguata comunicazione".

 FESTE Seconda edizione attesa per il prossimo 14 novembre

Con la Corsa delle botti  nuova sfida tra le hostarie

 Entusiasmo a mille a Costacciaro per la seconda, nuova, edizione della Corsa delle Botti in programma domenica 14 novembre, valevole per l'assegnazione del trofeo San Martino. A contendersi questo prestigioso premio, le compagini dell'Hostaria de la Porta (Costacciaro, comune) e dell'Hostaria de la Rocca (frazioni, soprattutto Villa Col dé Canali). Le squadre sono composte ciascuna da 20 "bottaioli", suddivisi in 5 mute, che si daranno battaglia lungo l'intero giro del paese, con partenza e arrivo al monumento dei Caduti, per un totale di 633 metri e quattro cronometristi. La Corsa aveva avuto infatti i suoi albori nel lontano 1991, ma dopo sole 4 edizioni venne accantonata, per essere poi ripresa nel 2009 tra lo stupore generale. Quest'anno, dopo gli straordinari successi della passata edizione, è stata ripresentata in versione aggiornata grazie all'impegno dei ragazzi del Cdf di Costacciaro, con l'aiuto del progetto "Largo ai Giovani", promosso dall'Ambito Territoriale numero 7 e dalla Regione Umbria, sostenuta inoltre dalla giunta comunale e dai commercianti del paese. Moltissime le novità e le sorprese nell'edizione 2010. Quest'anno l'intero paese è 'sceso in campo', non solo i bottaioli. Presentazione delle due Hostarie; il prossimo 7 novembre (ore 17.30) alla Sala San Marco di Costacciaro, dove saranno resi noti i due capo bottaioli ed i due capi Hostaria.

Roberto Panetta