Anno IV° numero 109 maggio 2005

 

 

IL NUOVO VESCOVO HA INCONTRATO I PARROCCHIANI DI DON NANDO

CECCOBELLI, PRIMA VISITA A COSTACCIARO

di Marco Bellini

Il nuovo vescovo della diocesi di Gubbio, monsignor Mario Ceccobelli, in carica soltanto da pochi mesi, ha cominciato le proprie visite alle varie parrocchie eugubine e non (vedi Costacciaro, Scheggia e Cantiano), incontrando e conoscendo quindi i vari parroci e i tanti fedeli del vasto territorio diocesano. II primo maggio scorso è toccato alla parrocchia di Costacciaro ricevere e ospitare per la prima volta la visita del vescovo, che ha fatto tappa dapprima presso il santuario delle Madonna delle Grazie in frazione Costa San Savino, dove, presente il parroco don Nando Dormi, ha ricevuto il saluto del sindaco e ha incontrato i fedeli costacciaroli. II vescovo Ceccobelli ha celebrato la messa alle 10 presso il santuario per poi proseguire alla volta del capoluogo dove ha celebrato la messa delle 11.30 nella chiesa di San Francesco. Caldo e coinvolgente è stato l'incontro con i costacciaroli che si sono stretti in un abbraccio ideale con il loro nuovo vescovo. In realtà, comunque, questa non è stata la prima visita in assoluto di Mario Ceccobelli a Costacciaro, in quanto ci era già stato a trovare suor Costanza Agostini, nativa di Costacciaro, ora deceduta, a suo tempo conosciuta presso il vscovato di Perugia.

COSTACCIARO IL PROGETTO IL SINDACO BELLUCCI SULL’INIZIATIVA CHE HA VISTO PROTAGONISTE SCIENZA E NATURA

Di Marco Bellini

Il comune di Costacciaro, con il sostegno della Regione, ha voluto proporre un nuovo incontro per presentare gli atti del convegno tenutosi nel mese di ottobre 2003 sul progetto "Il Monte Cucco: un laboratorio scientifico-naturalistico‑ambientale come risorsa didattico‑educativa territoriale". A questo proposito abbiamo intervistato il sindaco Rosella Bellucci. Cosa rappresenta il progetto nel contesto della nostra regione? "Il progetto ha rappresentato la prima organica esperienza in Umbria che abbia saputo integrarsi perfettamente nel percorso didattico delle scuole potenziandone gli obiettivi, i parametri e i risultati. Da questa esperienza ne sono nate altre nel territorio regionale che non hanno in termini di continuità e di gradimento gli stessi risultati. Questo non è esclusivamente un progetto di educazione ambientale, ma si pone come percorso di educazione attraverso l'ambiente e la natura, con un approccio basato sulla rigorosità scientifica e sull'osservazione dei fenomeni, nella convinzione che la salvaguardia e la valorizzazione dell'ambiente passino attraverso la conoscenza diretta del patrimonio naturalistico." Perché le nostre zone permettono progetti del genere? "Il territorio del Cucco è speciale: non è possibile realizzare ciò che qui si fa senza questo territorio. Le ragioni sono molteplici: la varietà delle emergenze naturali del Parco, la facilità di lettura dei fenomeni naturali, la spettacolarità e il senso di avventura e di mistero sono elementi fondamentali di stimolo, per facilitare il percorso di studio e apprendimento di temi apparentemente complessi, come quelli del ruolo dell'energia, della deriva dei continenti, della geologia. Ma fondamentali nella buona riuscita di questo progetto sono anche la qualità del metodo e dei docenti (Cens) e le relazioni con il mondo accademico e della ricerca. Basilare anche l'incontro di volontà, sensibilità e competenze diverse che hanno portato a Costacciaro quasi 15mila studenti e oltre duemila insegnanti." Com'è nata l'iniziativa e com’è stata realizzata? "L’iniziativa è potuta crescere nel tempo grazie al fondamentale sostegno di molte istituzioni, prima fra tutte la Regione e l'allora Provveditorato agli Studi, che, insieme al comune di Costacciaro, si sono impegnati in un protocollo d'intesa. Attraverso quel protocollo l'attività svolta a Costacciaro è stata riconosciuta a tutti gli effetti come ‘tempo scuola’. Attraverso un sostegno economico alle attività di organizzazione e sviluppo scientifico è stato minore l'impatto sulle famiglie del costo dell'esperienza. L'amministrazione di Costacciaro ha sostenuto in maniera continua il progetto attraverso realizzazioni fondamentali come il museo‑laboratorio del Parco e attraverso nuovi progetti che sono stati proposti alla Regione per finanziamenti significativi."

Nuovo comitato per la biblioteca

Rinnovato il comitato di gestione della biblioteca co­munale, così composto: Patrizia Biscarini e Gabriel­la Mariucci (rappresentanti scuola media ed elemen­tare); Anna Rita Mariani (rappresentante dell'utenza); Maria Grazia Vergari (rappresentante associazioni locali); Euro Puletti e Maria Lucia Conti (assessore alla cultura e consigliere comunale).

COMPRENSORIO

PRESENTATA LA GUIDA CENTO VIE E UN FIUME DI EURO PULETTI E FEDERICO SMACCHI

ALLA SCOPERTA DELL’ALTO CHIASCIO

di Gianluca Marchese

Dopo un lungo lavoro di ricerca durato due anni, Euro Puletti e Federico Smacchi hanno potuto presentare la loro opera Cento vie e un fiume. Viaggi tra uomo e natura nell’Alto Chiascio lo scorso 29 aprile alla sala San Marco del museo del Parco a Costacciaro. Il volumetto non è altro che una guida al territorio dell'eugubino-gualdese, una pubblicazione storica e naturalistica che propone al visitatore le ricchezze del comprensorio al di fuori dei centri storici quasi mai finora segnalate, come monumenti, chiese, ville e altre testimonianze del passato. Anche per il fatto che nell'opuscolo sono contenuti 15 "viaggi" metaforici e reali nelle terre misteriose del fiume Chiascio, la guida è rivolta a tutti gli amanti della natura e della cultura di questo spaccato di Umbria, sia a chi dalla lettura vuole trarre spunti di riflessione, critica e approfondimento sia a chi invece, magari allenato alle lunghe camminate, intende "mettersi in viaggio" sui sentieri che risalgono fino alle origini della nostra storia. Nella scelta degli itinerari gli autori hanno seguito perlopiù una logica geografica del corso del fiume, dalle sorgenti a Valfabbrica; Puletti si è occupato in particolare dei testi, mentre Smacchi della delineazione e del collaudo degli itinerari stessi. La guida è stata voluta e sponsorizzata dalla Provincia e dall'Associazione dei comuni dell'Alto Chiascio per il Turismo (tramite il Servizio turistico associato ‑ Iat di Gubbio). Tanti gli intervenuti alla presentazione: oltre agli autori, infatti, presenti anche il vicesindaco della Provincia Giovagnola, il sindaco di Costacciaro Rosella Bellucci con l'assessore Viventi, il sindaco di Gubbio Goracci, la presidente della comunità montana Catia Mariani, il geografo Alberto Melelli, un assessore comunale di Scheggia e uno di Fossato, Evelino Vagnarelli e Ubaldo Casoli per lo Iat. Tutti riuniti quindi per uno strumento tirato in l0mila copie che tenta di colmare, o almeno ridurre, una grave lacuna: la mancanza d'uno sguardo d'insieme sul territorio dell'Alto Chiascio.

GIUSEPPE MORELLI ELETTO ALL’UNANIMITA’ NUOVO PRESIDENTE DELL’ENTE: TANTE MOTIVAZIONI E L’INTENZIONE DI RENDERLO FINALMENTE “VISIBILE”

“VOGLIO UN PARCO CHE SI DISTINGUA”. IN TUTTO

di Gianluca Marchese

Giuseppe Morelli, tanti anni di politica a Costacciaro e in Comunità montana, torna "in sella". E la sella, la poltrona, non è certo tra le più comode e negli ultimi tempi nemmeno tra le più ambite. È lui, da un paio di settimane, il nuovo presidente del Parco del Monte Cucco, una carica, forse in pochi lo sanno, per la quale non è prevista alcuna indennità (sarà per questo che nessuno la vuole?). Ma allora, presidente, chi gliel'ha fatto fare? "L'attuale sindaco di Costacciaro Rosella Bellucci ci risponde con tono gentile ‑ mi ha letteralmente pressato affinché accettassi questa carica e alla fine l'ho fatto di buon grado, perché sono motivato a dare il mio contributo a un progetto essenziale per il territorio, a cui tra l'altro ho sempre creduto e che da anni ‘scandisce’ parte della mia vita politica." Lei è un uomo di grande esperienza, e questo ha di sicuro contribuito, ma si aspettava l'unanimità con la quale è stato eletto? "Non completamente. Credo sia un fatto positivo per tutti: vuol dire che posso lavorare con più tranquillità e quindi motivazione e che diatribe e conflitti sia sulle elezioni per il rinnovo delle cariche della Comunità montana che sui progetti delle grotte del Parco con gli Uomini originari di Costacciaro sono stati accantonati." Come ha iniziato la sua nuova "avventura"? "In questi primi giorni stiamo verificando lo stato del Parco riguardo a progetti su cui si è lavorato ultimamente: quelli della sentieristica, dell'arredo urbano e qualcosa anche sul recupero del fiume Sentino, che riguarda in particolare Scheggia.

Sono molto motivato. Mi piacerebbe si puntasse di più sull'educazione ambientale

Questi gli impegni più immediati, ma voglio anche controllare al più presto il trend delle presenze turistiche qui da noi negli ultimi anni." E poi? "Arriverà il momento di sollecitare il nuovo assessore regionale all'ambiente Lamberto Bottini, affinché si discuta profondamente su ciò che è stata l'istituzione dei parchi regionali, quel che c'è stato di buono e di cattivo. Credo che per quanto riguarda il Parco del Monte Cucco esistano troppe insoddisfazioni, anche nelle nostre amministrazioni comunali, per come sta andando." Un esempio? "Facciamolo sulla Flaminia: la Provincia non pretenderà mica di continuare a pulirne i bordi delle carreggiate solo nel mese di agosto? Quello che voglio dire, più in generale, è che le manutenzioni e i lavori da eseguire in una zona parco devono essere puntuali, frequenti e di qualità: un parco deve distinguersi dagli altri tipi di aree, altrimenti a cosa serve? Credo che per questo affronterò con Bottini anche l'argomento scavi per le bonifiche nell'area tra Sigillo e Villa Scirca: servono più controlli."

Cercheremo di risolvere con la Regione le questioni lupi ed energia eolica

Negli ultimi mesi si sono alzati malumori e discussioni in particolare su un paio di questioni: lupi ed eolico. Cosa ne pensa? "Il monitoraggio di lupi e cani selvatici va fatto, non solo per conoscerne il numero, ma anche per capire la ‘qualità' di questi animali. Un po' come si è fatto per i cinghiali. Il semplice indennizzo non è certo la strada giusta. La natura abbandonata a sé stessa non si conserva, come si crede, ma si degrada: il Parco deve sperimentare modelli da esportare su ampia scala, deve fungere quasi da laboratorio, perché il problema della conservazione della natura non riguarda solo le aree parco, anzi." E sull'eolico? " L’eolico è una forma di energia pulitissima e non capisco perché nelle aree parco, specie come la nostra, già umanizzata, non si possa produrre. Certo, sono necessari dei vincoli, non si può agire selvaggiamente, ma credo che questo fosse già più che contemplato nei vari progetti dei comuni del Parco. Ribadisco: sono favorevolissimo all'eolico, anche perché a mio parere contribuirebbe a una crescita culturale notevole rispetto a un'educazione ambientale. A Costacciaro già da tempo si pensava di coinvolgere le scuole: avevamo i progetti pronti, poi è arrivato il divieto sull'eolico della Regione, che dovrebbe mostrare più attenzione nei con­fronti di questi problemi e sul volere dei cittadini. Credo che anche su que­sto sentirò bene l'assessore Bottini e spero di trovare voglia di fare." La stessa che sembra proprio non mancare allo stesso Morelli. Sarà troppo innamorato delle nostre zone? Probabile. Buon lavoro, presidente.