martedì 6 giugno 2006

La nostra città ha dato i natali al francescano Egidio Michele Beccoli

Un "Santo" dimenticato da tutti

Costacciaro - Un "santo" dimenticato. Fra i molti francescani di assoluto rilievo, cui dette origine Costacciaro, va sicuramente annoverato, per santità di vita, padre Egidio Michele Beccoli ("Aegidius Michael Beccoli"). Di nobile famiglia eugubina, insegnante di teologia e di grammatica, e segretario privato del procuratore generale dell'Ordine, padre maestro Modesto Gavazzi da Ferrara nel 1648, padre Beccoli morì attorno al 1650. Da taluni, definito, anche per iscritto (Piero Luigi Menichetti, "Storia di Costacciaro"), "beato", padre Beccoli pare sia giunto, invece, "soltanto" al grado di servo di Dio, o a quello di venerabile. Per ottenere maggiori informazioni sulla biografia del Beccoli, occorrerà, tuttavia, rintracciare, nell'archivio storico di Stato di Gubbio ("Fondo Armanni"), il 1° tomo delle lettere dello storico eugubino Vincenzo Armanni. Pare, infatti, che, alla pagina 87, vi si trovi una lettera indirizzata, dall'Armanni stesso, a fra' Egidio Michele Beccoli, del quale, il grande storico e diplomatico secentesco eugubino, doveva essere intimo amico, e, forse, addirittura, parente. Vincenzo Armanni avrebbe scritto a padre Beccoli, in tale missiva, di fare in tutti i modi per andarlo a trovare, non potendolo fare lui, "lo scrittore allo scuro" - come si definiva, nel suo epistolario, l'Armanni, a causa della propria condizione di cecità. Nella citata corrispondenza, l'Armanni avrebbe parlato anche delle grandi "virtù" del detto padre Beccoli, ma senza farne alcuna menzione specifica. È pensabile che lo storico eugubino implorasse il francescano Beccoli di pregare per lui, alfine di ottenergli, da Dio, la Grazia della guarigione dalla cecità. Come si vede non mancano esempi, attinti a piene mani dal passato, di figure che meritano di essere ricordate. E su cui non sarebbe sbagliato riflettere.

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