venerdì 1 giugno 2007

La "mitica" camicia rossa sarà al centro di una conferenza

Ricordando il garibaldino Alessio Vergari

Costacciaro - Il 4 luglio prossimo si celebra solennemente, in ogni parte d'Italia, il secondo bicentenario della nascita di Garibaldi, "braccio armato" dell'Unità della patria. A Costacciaro, tale commemorazione, con una conferenza tenuta dai docenti dell'Università di Perugia Mario Tosti, presidente dell'ISUC e Romano Ugolini, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, è fissata per il 15 giugno, alle ore 21, nella sala San Marco. Come tante altre, a volte trascurate, realtà della nostra grande nazione, Costacciaro ha contribuito, infatti, anch'esso, all'Unità d'Italia. Come apprendiamo, difatti, dalle memorie orali familiari del signor Carlo Vergari, il nostro paese ha dato i natali ad una camicia rossa garibaldina: Alessio Vergari. Appartenente alla ragguardevole famiglia costacciarola degli "Achilli", Alessio nacque il 27 giugno 1849. Primo dei sette figli di Achille Vergari (che poi sarebbe stato eletto sindaco di Costacciaro) e di Anna Maria Bianconi, la nostra gloria garibaldina morì nel dicembre del 1929. Nel 1867, anche a Costacciaro si era diffusa la sensazionale notizia, secondo la quale Garibaldi andava in cerca di volontari, per condurre un'energica spedizione militare, avente per obiettivo Roma. Il giovanissimo Alessio, allora, affascinato da questa idea patriottica, comunicò al padre la sua ferma intenzione di prendere parte, in prima persona, all'impresa, ma il genitore gli rispose, senza mezzi termini, che se la sarebbe dovuta togliere dalla testa, quell'insana idea, giacché lui non gli avrebbe mai e poi mai dato il suo consenso, dal momento che era ancora minorenne. Tale imposizione, però, non fermò affatto Alessio, il quale, una notte, se ne partì senza salutare e, per essere sicuro che nessuno lo avrebbe potuto inseguire, pensò bene di portare via con sé anche le scarpe del padre. In tal modo, dopo molto, impetuoso, camminare, giunse, infine, a Mentana. Tornato nella natia Costacciaro, per il resto della sua vita Alessio nutrì un'autentica "venerazione" per Garibaldi. In età matura, Alessio Vergari svolse, per alcuni anni, l'importante funzione di guardiano delle proprietà dell'Università degli Uomini Originari di Costacciaro, nella sua capanna di pietra del "Poggio Mucicchioso".

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