giovedì 2 novembre 2006

Giacciono, invece, abbandonate a rischio erosione

Quelle pietre trasudano storia

Costacciaro - .A Villa Scirca, tra il comune di Costacciaro e quello di Sigillo e, in misura maggiore, proprio sulla destra idrografica del torrente omonimo, sorgono alcuni resti monumentali di un magnifico ponte romano d'epoca augustea: il cosiddetto "Ponte dei Pietroni", o "Ponte Etrusco". La prima denominazione deriva allo storico manufatto dagli enormi blocchi di conglomerato (localmente chiamato "griccia") serviti a costruirlo e che qualcuno vuole, non senza ragione, siano stati estratti da una cava abbandonata, posta proprio a monte dell'abitato di Scirca. I blocchi monumentali erano, verosimilmente, interconnessi fra loro mediante graffe di ferro, o bronzo, a coda di rondine. Si parla qui di semplici resti, poiché la struttura, imponente ed agile insieme, fu ridotta a mal partito, nel 1944, dai tedeschi in precipitosa ritirata. L’opera più utile ed attesa, ma anche quella maggiormente difficile da realizzare, sotto il profilo strettamente tecnico, legislativo e burocratico, nonché molto onerosa da un punto di vista meramente, economico, consisterebbe nella ricostruzione, lungamente auspicata ed invocata da più parti, del medesimo Ponte dei Pietroni. Ancor oggi, infatti, quasi tutte le pietre che formavano la struttura portante del ponte stesso giacciono, neglette e abbandonate, e sparse, qua e là, alla rinfusa, lungo il greto del torrente Scirca. Esse sarebbero, però, tutto sommato, abbastanza facilmente recuperabili e rimontabili, al loro giusto posto, con l'aiuto di foto d'epoca e validi modelli e progetti ricostruttivi. Nell'odierno stato di più completo abbandono, tali blocchi lapidei sono, infatti, perennemente sottoposti, specie durante la brutta stagione, all'erosione accelerata, cui incessantemente li sottomette la rapida corrente d'acqua del corpo idrico, scaturente, dalle immemorabili, dalle grotte di Monte Cucco.

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