Costacciaro contrattacca e chiede Giusepe Morelli fino al 2005. O sarà rottura su tutti i fronti

Montana, la guerra dei presidenti

Nessun passo indietro in favore di Catia Mariani, rebus giunta

 

 

GUBBIO ‑ Costacciaro non ci sta. Giuseppe Morelli (attuale presidente della Comunità montana) e i suoi fedelissimi non vogliono rinunciare alla massima carica dell'ente in favore di Catia Mariani, ex sindaco di Sigillo. Dopo aver ricevuto il "no" alle due proposte avanzate nelle riunioni di partito tenutesi nelle ultime settimane con i vari Comuni della fascia appenninica (niente da fare sul prolungamento del mandato fino al 2006 e nemmeno su quello più breve fino al 2005), Costacciaro passa al contrattacco per avere Morelli fino al 2005. Altrimenti sarebbe disposto a "fare la guerra" alla candidatura dell'ex sindaco di Sigillo. Morelli e il gruppo di fedelissimi di Costacciaro sembrano voler sfidare il fronte compatto pro‑Mariani che, al primo punto del suo programma prevede un ridimensionamento del progetto delle Grotte di Monte Cucco. Una proposta che le ha fatto incassare anche l'appoggio dei Verdi e di Rifondazione eugubina favorevoli a un'idea del genere, ma che (al contrario) ha mandato su tutte le furie Giuseppe Morelli e la sua roccaforte di Costacciaro, da sempre profondi sostenitori dell'attuale progetto. E in questo quadro, a fronte del quale Catia Mariani avrebbe il sostegno di Gubbio, Gualdo e di gran parte dei comuni più piccoli, Costacciaro non sente ragioni e sfida tutti facendo bene intendere alcune cose: se dovesse passare la presidenza di Catia Mariani, non ci sarà il nostro appoggio per nessuno dei progetti comprensoriali che si stanno portando avanti (Ato, rifiuti ecc.) e nemmeno per la candidatura che la coalizione dovesse sostenere in vista delle regionali. Insomma, Costacciaro "minaccia" di rompere con tutti, perché il cambio al vertice (per di più basato sul programma di ridimensionamento del progetto delle Grotte di Monte Cucco) sarebbe uno "schiaffo" troppo pesante per tutta l'amministrazione del paese. Altro problema in Comunità montana è quello della nuova giunta, dove si sta creando un asse socialista. Il sindaco di Gualdo Scassellati è dello Sdi, alcuni personaggi della politica del territorio sono ex socialisti, ecco quindi che il partito avanza richieste precise. A cominciare dagli assessori: lo Sdi ne vorrebbe 2 su un totale di 6. Gualdo, infatti, sembra non fare sconti e, in virtù del 15%, ottenuto alle elezioni amministrative reclama un posto (l'altro sembra previsto per Silvia Mariani di Fossato). Ma a questo punto, il quadro si complica enormemente, perché due assessori Sdi su sei sembrano veramente troppi, considerato che altrettanti dovrebbero andare a Rifondazione (Bei Clementi e Menichetti) e sempre due ai Ds (uno di Gualdo e Smacchi di Gubbio).

Luca Mercadini