martedì 23 gennaio 2007

Ricordi sul passato del Monte Cucco e il possente plantigrado

I tempi lontani in cui c'era l'orso bruno

Costacciaro - E' stata recentemente accertata, dopo secoli di assenza, la ricomparsa di tre individui di orso bruno (ursus arctos marsicanus) sulle montagne del parco nazionale dei Monti Sibillini. Da noi, invece, l'orso brunonon ha ancora fatto ritorno, sebbene esso sia stato certamente presente, e per centinaia e centinaia di anni, sulle nostre boscose montagne umbro-marchigiane, come attestato, tra l'altro, anche dalla toponomastica locale. Nell'alta valle del Torrente Vetorno del Purello di Fossato di Vico esiste ancora, ad esempio, una Grotta dell'Orso. Uno degli ultimi orsi bruni che sia forse vissuto nel Parco del Monte Cucco fu ucciso, nell'anno 1308, sulle montagne comprese tra Fossato di Vico e Sigillo e, probabilmente, proprio su quelle di Purello. A togliere la vita a tale possente plantigrado, che arrivava ad una lunghezza di ben 2 metri e mezzo circa, dimensione massima raggiungibile dalla specie, furono, probabilmente, con archi e balestre, alcuni cacciatori perugini. Ciò lo si apprende dall'opera di Alessandro Alfieri, Memorie storiche di Fossato di Vico (Roma, 1900, p. 18). In essa, l'autore, dicendo di Fossato medioevale che era "Appoggiato agli Appennini, allora tanto boscosi da ricoverare la più grossa selvaggina", così riporta, nella nota numero 3, la citata notizia: "Fu fatta una caccia nelle montagne di Fossato e Sigillo e ci fu ammazzato un orso, e fu misurata la sua schiena e fu otto piedi longa".

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