lunedì 5 febbraio 2007

Fu trucidato dai nazisti a Col di Mezzo

E' ancora vivo in tutti il ricordo di Bugliosi

Costacciaro - Non aveva ancora vent'anni, Benedetto Bugliosi, quando fu ucciso da una pattuglia nazista in località Col di Mezzo, proprio lungo la strada che congiunge Scheggia a Rancana. "I tedeschi lo freddarono senza pietà, crivellandone il corpo di pallottole, soltanto perché lui, impaurito alla loro vista, si era messo a correre a perdifiato per i campi, abbandonando il gregge di pecore che stava tranquillamente pascolando, così narra il nipote paterno Gianfranco Bugliosi, abitante a Ferba di Costacciaro. "Gli spararono, lo zio Benedetto cadde riverso nel campo e lo ritrovarono con una gamba ed un braccio ripiegati e tutto rannicchiato" ‑ racconta, ancora, con visibile commozione, il nipote Franco. "Mio zio Benedetto, esonerato dal servizio militare perché fortemente miope, non era né un minorato psichico, né, tanto meno, un disertore, come è stato erroneamente detto, o scritto". Benedetto Bugliosi, nato a Costacciaro il 5 maggio 1924, fu strappato alla vita per primo, sul fiore degli anni, durante il terribile rastrellamento nazista del 27 marzo 1944. A ricordare il suo sacrificio innocente non resta, oggi, che una croce con un nome ed una data.

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