Martedì 23 marzo 2010

Uomini famasi di Costacciaro dal Medioevo ai giorni nostri

Costacciaro -  secondo il motto latino “multum in parvo”, cioè “tanto in poco”, è stato, dapprima, nei secoli XIII e XIV il castelo di confine più importante e fortificato del territorio di Gubbio, poi, nei secoli XV – XVII, avamposto fortificato del ducato dei Montefeltro, prima, e dei della Rovere, poi. Nel 1477 (c’è un documento scritto che lo dice a chiare lettere), Federico da Montefeltro vi commissionò un rivellino al grandissimo architetto militare senese Francesco di Giorgio Martini, che lo realizzerà di lì a poco. Il monumento è ancora oggi esistente e visitabile e, per vederlo, ci vengono studiosi da tutte le parti, d’Italia e d’Europa. In Costacciaro, a Francesco di Giorgio, è anche attribuita la corte interna quattrocentesca del Palazzo Fauni-Chemi, riconosciuta dimora temporanea dei duchi d’Urbino. Federico e consorte, stando a precisi documenti d’archivio, soggiornarono, poi, più volte, a “cena et albergo a Costacciaro”. Un grande costacciarolo, Nallo Guelfoni, quand’era capitano del popolo di Firenze, cioè nel 1302, sembra collaborasse, con l’amico eugubino Cante dei Gabrielli, allora podestà di Firenze, a “sbandire” Dante da Firenze. Nel 1333, Nallo stesso diverrà podestà di Firenze. Tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo, un altro insigne costacciarolo, Dionigi Sammattei, fu inquisitore generale della città di Firenze e di tutti i suoi domini. Durante il processo a Giordano Bruno, “Dionigi Costacciaro”, così era conosciuto, sembra fosse uno dei quattro accusatori del filosofo. Sempre nel XVI secolo, Ludovico Carbone da Costacciaro, teologo e filosofo di fama internazionale (i suoi libri sono in tutte le biblioteche del mondo e continuano ad essere studiati ed indagati) rese edita tutta un’impressionate serie di trattati in latino, almeno una dei quali, sulla logica e Tommaso d’Aquino, influenzò notevolmente il sommo scienziato Galileo Galilei. Una dei massimi giudici americani di tutti i tempi, Vincent Bugliosi, oggi, più ancora che come giudice, è conosciuto quale romanziere di “crime stories”, tutti veri e propri best seller mondiali.

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