Pesante tributo di vite umane. Era il quattordicesimo secolo

Sangue per la guerra tra Gubbio e Perugia

 

 

Costacciaro - Costacciaro, straordinario avamposto fortificato del famoso comitato eugubino, negli anni '80 del XIV secolo pagò, anch'esso, il salato prezzo delle intestine lotte tra Perugia e Gubbio. Il 31 agosto del 1381, ad esempio, Gubbio, in guerra con Perugia, inviò d'urgenza, a Costacciaro, castello di confine, dunque particolarmente esposto, che, probabilmente, assaltato, "da presso", dai Perugini, aveva avuto numerosi feriti, e, forse anche taluni morti, i medici maestro Giovanni di Giovanni ("Magis. Johanni mag. Johannis pro medicatura illorum qui fuerunt vulnerati apud castrum Collistacciarii") e maestro Pietro di Puccio ("Magistro Petro mag. Putii"), al quale ultimo fu assegnato un onorario di sei fiorini d'oro per tale prestazione straordinaria (cfr. Asg. Fondo Com. Rif. Reg. 9, c. 106 v). Tra un episodio bellico e l'altro, c'era già scappata anche qualche "singolar tenzone". Il 23 luglio 1381, infatti, due costacciaroli ("Cime et Dominico Natis"), forse fratelli, o, comunque, parenti, si erano sfidati a duello e feriti, e, probabilmente contravvenendo a qualche esplicito divieto di "disfida", erano stati "astretti" (costretti) a pagare, entrambi, una multa di quattro fiorini d'oro. È interessante notare, in questo periodo, la frequente ricorrenza dei toponimi "campo castri Collis Stacciarii e "Campum giostre prope Castrum Collis Stacciarii" (31 luglio 1382). Si trattava, certamente, d'un campo destinato alle esercitazioni militari della "infanteria", il primo, e di un'arena per le giostre della cavalleria, il secondo. Insomma, per la sua posizione strategica, il nostro centro ha dovuto sempre pagare grossi tributi di sangue alla prepotenza altrui.

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