La proposta è sta avanzata dallo storico locale, Peppino Lupini

"Ridare alle vie i vecchi nomi"

 

 

 

Costacciaro - Lo storico locale Peppino Lupini, visto che alcuni popoli sono scomparsi a causa dello smarrimento delle loro radici storiche, propone di ripristinare gli antichi nomi delle vie di Costacciaro che erano stati modificati durante il Fascismo. L'attuale via Guglielmo Marconi, ad esempio, era diversamente denominata in altrettante sue differenti parti: piazzale delle Pecore, Le Gricce, e via delle Grotte. L'odierna piazza Garibaldi era, invece, già chiamata piazza del Mercato. Lo studioso Lupini fa, inoltre, notare come tutte le città italiane stiano attualmente rievocando le antiche tradizioni e ripristinando i nomi delle antiche vie. "Ascoli Piceno, addirittura - scrive Lupini - ha riportato in auge tutte le antiche denominazioni nella lingua dei Pieni". Il maestro Lupini propone, ancora, di apporre due targhe, rispettivamente segnalanti le vecchie via Cupa e via Piaggiola, e di dedicare una locale via, ora senza nome, all'eroico Giovanni Castellani. Lupini, ex insegnante elementare, e primo sindaco democratico di Costacciaro, già tenente nell'esercito italiano e comandante partigiano, suggerisce anche di intitolare una via a quei combattenti per la libertà, i quali, da Costacciaro, partirono volontari, destinazione Linea Gotica, nel 1945, facendo, tra l'altro, presente che ''Gualdo Tadino ha fatto tanto per i suoi partigiani (nessuno disoccupato)". Continua ancora Lupini, dicendo che "l'Associazione Proteo di Pistoia, nel luglio del 2003, ha pubblicato un libro Storia della Resistenza, nel quale io ed il mio plotone siamo citati per ben 7 volte. I partigiani volontari ottennero di rimanere plotoni autonomi con i propri ufficiali: noi tredici di Costacciaro volemmo rimanere da soli, in attesa di altri volontari, che mi furono assegnati solo dopo due mesi. Il caposaldo Bastogi era il più avanzato, a soli 300 m dalla Linea Gotica, presidiata dai Tedeschi e dai Marò della X Mas di V Borghese. Gli inglesi ed i canadesi la presidiavano, a turno, due giorni ciascuno. Fu assegnata al mio comando, per un mese, anche se eravamo soltanto 13 uomini, uno dei quali, Palmiro, vi perse la vista. Peppino Lupini consiglia, infine, di mettere un grande plastico con gli antichi toponimi della campagna di Costacciaro e di collocare la targa in onore del benemerito padre Giuseppe Bellucci nell'ex chiesa parrocchiale di San Marco Evangelista.

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