Musica sotto le stelle e poeti in piazza

 

 

Costacciaro - Oggi alle 21, in piazza Garibaldi, manifestazione dal titolo accattivante: "Musica sotto le stelle e poeti in piazza". Il recital di poesie di autori locali, ideato dall'insegnante Sabina Di Forte, si propone di dar voce ai tanti poeti locali, ricchissimi d'ispirazione, forme e contenuti, ma estremamente penalizzati, nella diffusione delle loro creazioni, per il fatto di vivere in piccoli centri marginali. Altro importante intento dell'iniziativa è quello di coinvolgere la popolazione in un settore artistico, quello della poesia, appunto, che, sin dalle prime esperienze scolastiche, viene generalmente avvertito come distante, arido, e, diciamolo pure, un poco astruso. Il fatto che sia proprio gente del posto a recitare le poesie, in un contesto del tutto informale e, spesso, prendendo spunto da argomenti localmente molto noti, e, talora, espressi nella più familiare parlata del posto, non farà altro che interessare ulteriormente gli spettatori. Alcuni di questi "poeti locali" sono stati più volte premiati in concorsi letterari nazionali ed internazionali. Fra costoro, basterà citare Nazzareno Mattei di Coldipeccio di Scheggia e Euro Puletti di Villa Col de' Canali di Costacciaro. Insomma, era proprio ora che, nel paese che dette i natali al grande poeta Efrem Bartoletti, i suoi continuatori potessero finalmente comunicare i loro personali componimenti lirici ai propri compaesani e a tutti i villeggianti e turisti. L'intrigante serata vedrà anche la partecipazione straordinaria di Paolo Brancaleoni, un valente cantautore, che trasporrà, in musica, poesie di Ungaretti, Ajò ed Efrem Bartoletti, intercalandole alle liriche interpretate col solo ausilio della voce. Efrem Bartoletti, sicuramente compiaciuto di questo brillante evento, l'avrebbe forse felicemente commentato con un brano, tratto dalle proprie poesie, che esprime, e meravigliosamente, il suo radicamento al paese natale: "Vecchio Castel, che da le tue ruine, alla mano dei secoli sfuggite, dimostri ancora a noi, tardi nepoti, l'umil tua gloria". E "l'umil gloria", in questo caso,­ sarebbe stata quella meritata dai poeti locali.

Euro Puletti