Giovedì 7 agosto 2008

Costacciaro Il lavoro dello storico Fabrizio Cece

"Le chiese di Rancana", la loro storia ricostruita e raccontata in un incontro

Costacciaro - Si è tenuto nell'ambito dei festeggiamenti in onore della Madonna della Neve, patrona e protettrice della frazione di Rancana di Costacciaro, organizzata dal Comune di Costacciaro, organizzata dal Comune di Costacciaro, e resa possibile dalla parrocchia di Sant'Apollinare, una conferenza sul tema de "Le chiese di Rancana". La relazione scientifica, intitolata "Rancana, frammenti di una storia", è stata curata dal ricercatore d'archivio eugubino Fabrizio cece. Lo studioso eugubino ha indagato soprattutto il versante religioso della storia di Rancanese, letteralmente setacciando l'archivio vescovile di Gubbio per far cantare le carte in merito alle tante visite pastorali svoltesi, attraverso il tempo, nelle chiese di San Pietro di Rancana, di sant'Andrea di Venara e della Madonna della Neve di Rubbiano. Le rigorose ed approfondite ricerche di Cece, tuttavia, hanno avutoanche significative ricadute sul versante civile della storia di Rancana. Il ricercatore, infatti, ha fra le molte altre cose, scoperto che uno dei più importanti personaggi di Costacciaro, Nallo Guelfoni , podestà di Firenze nel 1333, possedeva proprietà terriere a Rancana. Fra esse vi era, altresì, "un tenimento di terre poste al vocabolo 'del palaco' confinante col fiume Chiascio e con le cose delle monache di san Benedetto del castello di Costacciaro". Il toponimo "Il Palazzo" esiste ancora oggi nel territorio di Rancana ed identifica un casolare agricolo dall'aspetto poderoso e dalla posizione dominante. A poca distanza dall'attuale palazzo, già "palazzo Paolucci" nel 1886, giacciono, sulla cima del "Col San Pietro" o, popolarmente, "Poggio de San Pietro", gli esigui ruderi dell'antichissima chiesa di san Pietro di Rancana, che, in antico, poteva benissimo costituire il luogo di culto di tale ipotetica dimora fortificata.

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