Giovedì 9 dicembre 2010

Costacciaro Scoperta storica

 

L'abbazia di Sant'Emiliano dominava la diocesi di Perugia

Costacciaro - Dall'attenta lettura della pagina numero 8 della ricerca archivistica curata da A. M. Sartore ed intitolata "Le pergamene dell'ospedale di S. Maria della Misericordia di Perugia dalle origini al 1400". Regesti, Roma 2005, pp. 64 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Strumenti, CLXIX), si può desumere un'interessantissima notizia storica. Essa è del seguente tenore. Il 18 agosto del 1254, nel palazzo del monastero benedettino di Sant'Emiliano in Congiùntoli ("in palatio monasterii Sancti Miliani de Conçuntolis"), l'allora abbate dello stesso cenobio della Diocesi di Gubbio, Donnus Santiagius, nomina i rispettivi cappellani per le chiese di San Lorenzo, San Cristoforo e San Germano di Civitella d'Arno e per quelle di San Milano di Ripa e Santa Maria della Pieve di Ripa. Questa circostanza significa che, alla metà del XIII secolo, l'abbate e l'abbazia di Sant'Emiliano avevano un'almeno parziale giurisdizione su di alcune chiese della Diocesi di Perugia (distanti circa 80 chilometri), talune della quali, come quella della Pieve di Ripa, dipesero, per alcun tempo, dalla precettorìa templare di San Giustino d'Arna, la cui bellissima chiesa è ancor oggi esistente nella piana agricola dell'attuale paese di Piccione di Perugia.

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