Una vetrina internazionale per il Monte Cucco

Studiosi italiani ed europei riuniti per analizzare il significato dei nomi di luogo

 

 

COSTACCIARO – La toponomastica germanica del Monte Cucco al centro di un congresso a Salerno. Due settimane fa l'Università della città campana ha ospitato un convegno internazionale di studi su "Toponimi e antroponimi: beni‑documento e spie d'identità per la lettura, la didattica e il governo del territorio". Il consesso di studiosi della disciplina, convenuti da tutta Italia e da parte dell'Europa (Francia, Spagna, Irlanda, e così via), si è tenuto nel campus universitario di Fisciano e a Vietri sul Mare. Moltissimi gli interventi, incentrati sui più diversi aspetti della disciplina toponomastica, che indaga scientificamente l’origine e il significato dei nomi di luogo. Circa ottanta gli interventi programmati, che saranno poi pubblicati in un volume entro il 2003. Nutrita la partecipazione di studiosi dell'Università di Perugia, fra cui il geografo Alberto Melelli (presidente della "sezione didattica" e coordinatore della tavola rotonda conclusiva), la professoressa Caterina Medori, geografa; Antonio Batinti, linguista dell'Università per Stranieri e Ornero Fillanti. Fra gli umbri devono poi ancora essere segnalati, per il valore e l'efficacia degli interventi, il professor Melelli e la professoressa Medori, con "Toponomasticà del Comune di Todi", il professor . Batinti e il dottor Fillanti con "Fare toponomastica a scuola: osservazioni e proposte", i dottori Fabio Fatichenti, con "Lidrotoponomastica per un'analisi storico‑geografica della sistemazione delle campagne umbre"; Alberto Melelli e Monica Moretti, con i censimenti della popolazione quale fonte per lo studio dei toponimi di centri e nuclei abitati: Fra le presenze di spicco, emergono quelle d'uno dei massimi studiosi mondiali di toponomastica germanica, il professore fiorentino Carlo Alberto Mastrelli e della professoressa Laura Cassi del medesimo ateneo. Qualificata la partecipazione d'autorità civili e religiose il giorno dell'inaugurazione: il rettore dell'Università di Salerno, l'arcivescovo, il preside della facoltà di Scienze della formazione, il direttore del dipartimento di Teoria e storia delle Istituzioni, i presidenti di: Società geografica italiana, Società di studi geografici, Provincia di Salerno, Comunità montana zona Irno. Molto qualificata la relazione del generale Michele Corrado, dell'Igmi di Firenze; e la presenza dei sindaci di vari Comuni del comprensorio salernitano. Il convegno si è concluso con una tavola rotonda sulle problematiche emerse dai vari lavori del Convegno. In questo contesto, notevole successo e larghi consensi ha riscosso la comunicazione del dottor Euro Puletti di Costacciaro, incentrata su di un più vasto studio a carattere toponimico dal titolo "La toponomastica d'origine germanica nel Parco naturale regionale di Monte Cucco". Il lavoro sarà integralmente pubblicato negli atti del convegno, che, come si è detto, dovrebbero vedere la luce entro l'anno 2003. Un'anticipazione di tale ricerca è stata altresì auspicata dal professor Antonio Batinti, ché vorrebbe vederla uscire sulla prestigiosissima Rivista italiana d'onomastica, la massima vetrina nazionale su tale disciplina. "I Longobardi umbri hanno colpito ancora", si potrebbe dire come "consuntivo morale" di questo grande convegno, a riprova di come le nostre zone, da Nocera Umbra, a Gualdo Tadino e Scheggia (dove è stata recentemente ispezionata una necropoli almeno parzialmente longobarda), abbiano subìto una notevolissima e straordinaria influenza storica germanica, che sarebbe il caso di continuare a indagare per poter così recuperare appieno uno dei documénti più antichi della nostra identità etnica e culturale.