Realizzare un cortometraggio non è più un mistero: aperto un laboratorio audiovisuale nella scuola media

 

 

COSTACCIARO ‑ Per la prima volta, nella scuola media "Efrem Bartoletti" di Costacciaro viene svolto un laboratorio audiovisuale. Lo ha permesso una cospicua donazione, quasi 7mila euro, effettuata da Giorgio Staffaroni originario di Costacciaro e ora residente negli Stati Uniti, presidente della Kathleen M. Staffaroni - Marilyn G. Gardner Foundation. E' stato allestito un apposito locale a scuola, con le attrezzature necessarie per girare, elaborare, montare e registrare su nastro o dvd i filmati dei ragazzi, Il laboratorio sarà sempre a disposizione della scuola e del paese. Spiega uno degli alunni, Matteo Simonetti, della I C: "A questa attività aderiamo quasi tutti noi ragazzi della scuola media, seguiti dai professori Patrizia Biscarini, Pierluigi Gioia e Luca Benedetti. Alcune lezioni, inoltre, sono tenute dalla dottoressa Giuseppina Bonerba, docente di Semiotica alla facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Perugia, mentre il supporto tecnico è garantito da Gianluca Sannipoli. Il laboratorio audiovisuale è svolto anche nella scuola media di Sigillo, dove i ragazzi sono seguiti dalle professoresse Maria Teresa Pace, Gianna Rita Passeri e Fabiana Vannoni e da Gianluca Sannipoli. Noi ragazzi di Costacciaro seguiamo insieme ai ragazzi di Sigillo le lezioni tenute dalla dottoressa Bonerba che, in particolare, ci spiega come comporre uno script per girare un breve cortometraggio". Notevole l'entusiasmo con cui gli studenti della scola media di Costacciaro seguono i corsi. Racconta ancora Matteo Simonetti: "Le attività laboratoriali vengono svolte una volta la settimana per due ore e sono divise due fasi: la prima, va dall'inizio di ottobre all'inizio di febbraio e vede coinvolto un gruppo di studenti, la seconda, va da febbraio a giugno e vede coinvolto un secondo gruppo. Abbiamo già imparato molte cose: ad esempio, come è fatta una telecamera e come si usa; come usare una macchina digitale; la differenza tra videocassetta, dvd, nastro magnetico; come e perché bisogna usare lo zoom; cosa è la steady cam, cioè la telecamera appoggiata ad un supporto legato alla vita dell'operatore grazie a un cinturone; quali sono e come si fanno le inquadrature; come si mette a fuoco un'immagine; come fare una panoramica o una carrellata". Alle lezioni. teoriche si sono associate quelle pratiche. "Noi ragazzi abbiamo già provato a usare la telecamera manuale, sia all'interno, che all'esterno dell'edificio scolastico ed è stato molto interessante e divertente. Per quel che riguarda la sceneggiatura, ovvero lo script, abbiamo imparato dice Matteo Simonetti quante cose servono per girare un film: battute degli attori, azioni, ruoli da assegnare, luoghi, tempi, oggetti, descrizioni delle scese, rumori di sottofondo, costumi, luci o effetti speciali. Penso che sia un lavoro duro quello che ci aspetta, ma che alla fine saremo tutti soddisfatti. La cosa fondamentale per scrivere un film è il trattamento, costituito dalla fabula e dall'intreccio della storia, sono, inoltre, importanti il soggetto, la scaletta e la sceneggiatura". II primo bilancio é già alquanto positivo: "Questo laboratorio è molto interessante e ritengo che ci aiuterà a capire e a osservare meglio situazioni e paesaggi che ci circondano e che fino ad ora non notavamo e chissà che tra di noi non ci sia un futuro regista o un documentarista".