Festa per il Centro salute che apre i battenti

 

 

COSTACCIARO ‑ E' stato presentato il Centro di Salute della fascia appenninica. Nella sala gremita ha aperto l'incontro il sindaco di Costacciaro Giuseppe Morelli, salutando i presenti e spiegando l'importanza di questo progetto per il territorio che preferisce chiamare del Parco del Monte Cucco. Il sindaco ha sottolineato anche il grande legame tra questo progetto in prospettiva con il nuovo assetto del territorio che avverrà con l'ospedale unico. Ha preso poi la parola il direttore generale dell'AsI 1 Enrico Alessandro che ha introdotto l'illustrazione della nuova organizzazione dei servizi nel territorio della Fascia Appenninica, sottolineando che il centro è frutto della volontà aziendale di ricercare in forma sperimentale delle procedure di facilitazione dei processi assistenziali non solo per il territorio della Fascia Appenninica, ma per tutto il territorio dell'Asl. Giacomo Surano, medico di medicina generale e responsabile del Centro di Salute, ha illustrato i vari servizi e tutte le procedure di facilitazione messe in atto per ridurre i disagi dei cittadini. Lo ha fatto con un filmato, che coinvolgeva tutti gli operatori del Centro di Salute, che evidenziava le varie fasi di accesso e fruizione dei servizi. Il fulcro del progetto è una forma associativa dei medici del territorio chiamata medicina in rete, che prevede il collegamento dei medici con un sistema informatico di rilevazione e sincronizzazione dei dati clinici fra di loro, ma anche con l'ospedale, la continuità assistenziale e la specialistica. In breve, questo progetto sperimentale voluto dalla direzione generale dell'Asl, affidato, fatto nuovo, ad un medico di medicina generale del territorio, permette al cittadino della Fascia Appenninica di andare dal suo medico, ritirare la sua password di accesso alla sua cartelle clinica, e di muoversi per ogni bisogno tra i vari Servizi permettendo l'accesso ai suoi dati clinici per una migliore assistenza. I medici prenotano le analisi e gli esami direttamente dal loro studio, ma il cittadino può utilizzare anche la possibilità di pagamento ticket e prenotazione presso le farmacie. I medici dallo studio inviano le procedure di attivazione dell'assistenza domiciliare direttamente alla centrale operativa del Servizio, riducendo i tempi di attesa. Sempre dallo studio i medici attivano i servizi sociali attraverso una scheda di segnalazione sociale. Gli studi hanno orari di apertura programmati, in modo che uno Studio sia aperto fino alle 19 dal lunedì al venerdì, permettendo l'accesso a ogni cittadino del territorio, infatti ogni medico possiede nel suo Pc le cartelle cliniche di tutti gli assistiti, anche quelli dei colleghi, ma criptate, in modo da potervi accedere solo su autorizzazione dell'interessato attraverso la password. I medici del continuità assistenziale si muovono con un Pc portatile, in rete con i medici di medicina generale, con gli stessi dati e le stesse procedure di accesso. Surano ha illustrato anche le importanti interrelazioni tra il Centro di Salute e i componenti sociali del territorio, quale per citarne uno, il servizio di tele‑assistenza per persone sole, svolto in volontariato e attivato dal Nucleo Valutativo Territoriale, al momento dell'organizzazione del piano di assistenza. Sono state soprattutto sottolineate le finalità di tutto il progetto: la prima quella di facilitare i processi di assistenza per tutti i cittadini specialmente per quelli in difficoltà; la seconda quella di sperimentare una procedura organizzativa che fosse semplice ma sicura e affidabile, asportabile ad altre realtà. Sono stati anticipati i servizi in fase di attuazione e non completati: la procedura del ritorno dei referti dall'ospedale direttamente nello studio del medico, nella cartella del titolare di essi, in fase di completamento; gli ambulatori dedicati per patologie, con gli specialisti ed i medici del Mg, che lavorano spalla a spalla negli studi dei Medici di Mg, affrontando problematiche complesse. Presso il centro di Salute della fascia appenninica si è costituita 1'equipe territoriale, base della futura medicina sul territorio.