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Costacciaro Il sindaco Bellucci interviene sul caso del sito web CensNudità e grotte: nessun secondo fine
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Costacciaro - Dopo il clamore sollevato dalla nudità delle modelle immortalate da un fotografo speleologo e pubblicate nel sito del Centro Escursionistico Naturalistico Speleologico del Monte Cucco (C.E.N.S.), anche le istituzioni hanno sentito il dovere di pronunciarsi e tra queste anche il sindaco di Costacciaro, Rosella Bellucci. "Devo ammettere il mio personale stupore, in quanto sindaco donna del Comune di Costacciaro, Comune più volte citato negli articoli, fino a far pensare ad un nostro coinvolgimento diretto nell'accaduto. La verità è che ci sono stati, a mio parere, numerosi fraintendimenti ed alcune inesattezze che hanno portato ad interpretazioni e prese di posizione esagerate. Molti avevano visto quelle immagini di "Natura nuda" e conoscendo le vere intenzioni degli autori, non erano arrivati alle considerazioni riportate in questi giorni dai mass media. II Cens è un'associazione che promuove con tante iniziative il territorio del Parco del Monte Cucco e non solo, punto di riferimento in Italia e all'estero nel campo della speleologia (dal 1980 si sono svolti a Costacciaro 89 corsi della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI). Lo stesso Cens cura il "Progetto Monte Cucco - la didattica attraverso l'ambiente e la natura", corsi integrativi di scienze della terra, residenziali, destinati alle scuole elementari, medie e superiori, la cui attuazione si deve al Comune di Costacciaro, al competente assessorato regionale e all'Ufficio scolastico per l'Umbria". Il Progetto Monte Cucco dal 1987 è riconosciuto dalla Regione dell'Umbria "Progetto speciale" nell'ambito dei Piani regionali per l'attuazione del diritto allo studio, grazie alla sua validità sia sul piano metodologico che dei contenuti. "E' significativo prosegue il sindaco Bellucci - il consenso tra le scuole, non solo umbre, come dimostra la larga partecipazione che ogni anno porta oltre 1.200 alunni e insegnanti a Costacciaro e nel territorio del Parco (dal 1980 sono oltre 15.000). Ora, l'idea del Cens di pubblicare nel web le foto di nudo artistico, perché di questo si tratta a detta dei più, non realizzate per l'occasione e non ambientate nelle grotte del Monte Cucco, ma provenienti dalla Svizzera, non è da interpretare come una "trovata" finalizzata alla pubblicità del sito, oppure alla promozione del Parco del Monte Cucco, delle grotte o della didattica attraverso l'ambiente; i fatti ed i numeri sinteticamente citati lo dimostrano. Non si tratta neanche di pornografia, ma di un'iniziativa destinata al mondo un po' goliardico della speleologia, forse poco opportuna, ma sicuramente non strumentale ai fini della promozione delle grotte che non ne hanno bisogno.
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