giovedì 21 settembre 2006

Agli inizi dell'800 a capo dell'organizzazione un sacerdote

A proposito di caccia ai lupi

Costacciaro - Il 7 gennaio 1813, il segretario municipale di Costacciaro scrisse al vice prefetto distrettuale di Gubbio, sottoponendo alla sua attenzione un "Rapporto sulla caccia de' lupi fattasi in questo Comune il dì 30 del passato dicembre": Richiesto di far dare la caccia ai lupi dallo stesso vice prefetto di Gubbio, il segretario comunale di Costacciaro rispose di aver eseguito gli ordini impartitigli dal medesimo magistrato, avendo a ciò incaricato, provvisoriamente, in qualità di capo caccia (al posto dell'indisponibile signor Panichi, a cui si era ripromesso di conferire l'incarico), il sacerdote signor Don Francesco Guidarelli, il quale, da persona capace qual era, avrebbe potuto agevolmente "dirigere le operazioni nella caccia medesima": Il sacerdote costacciarolo si dette, così, subito da fare per organizzare una battuta di caccia al lupo su gran parte dei monti di Costacciaro. La vasta battuta fu effettuata il giorno 30 dicembre, ma, nonostante l'impegno totale profuso, in quella circostanza, da tutti i "lupari" presenti, "non fu possibile ai medesimi di poter riportare l'uccisione di alcuno lupo, benché abbiano sparato dei colpi di Focile nella Villa di Coldecanali per i quali si vide il sangue nella fuga a cui si diedero i Lupi che era riuscito di cacciare": Il segretario municipale terminò la sua lettera, assicurando il vice prefetto eugubino che avrebbe messo "tutta la cura perché si facciano tali Caccie nei giorni prescritti dal Regolamento".

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